sabato, novembre 04, 2006

Martedì, gnocche.

Rula «gnocca senza testa». Insulto in onda Durante l'ultima puntata della trasmissione di Michele Santoro una voce fuori campo fa un pesante apprezzamento sulla giornalista

ROMA - «Scandalo» ad «Annozero», anche se solo acustico. Durante l'ultima puntata della trasmissione condotta da Michele Santoro un ospite non identificato ha espresso un giudizio poco lusinghiero sulla giornalista Rula Jebreal mentre quest'ultima stava discutendo animatamente col ministro Antonio di Pietro: «È una gnocca senza testa» ha detto la voce fuori campo.
La frase incriminata, si può sentire abbastanza chiaramente in un video rilanciato da «tvblog.it» e che sta facendo il giro della rete
Il quesito ora, è: «Chi ha pronunciato le parole irriguardose nei confronti della giornalista». Qualcuno degli ospiti o una voce «fuori campo» presente in sala? Le ipotesi dei naviganti si concentrano sui tre ospiti della serata: i giornalisti Marco Travaglio e Filippo Facci, e l'eurodeputato di Forza Italia Renato Brunetta, già consigliere economico del governo Berlusconi. Un giallo che potrà essere chiarito, forse, solo dai diretti interessati.
04 novembre 2006

A me la giornalista non piace. Non credo faccia bene il suo mestiere. La collega fraintende l'aggressione con il giornalismo investigativo. Resta il fatto che la voce fuoricampo che in questa italietta alla ricerca dello scandalo fa scandalizzare i falsi benpensanti, ha detto qualcosa che pensano in tantissimi. Io mi limito a postare l'articolo del Corriere.

venerdì, novembre 03, 2006

Strane foto

Immagini prese da the Sun. I lettori hanno realizzato delle foto stravaganti, ma senza fotomontaggio.

mercoledì, novembre 01, 2006

Dove pascolano le bufale

Auto truccate - LA BUFALA DEI 280
Pubblicata il 27/10/2006
Può capitare che un giornale prenda un abbaglio. Ma quello che troviamo scritto su "La Gazzetta del Mezzogiorno" di martedì 24 ottobre 2006 a pagina 15 ha il sapore della bufala. E non della mozzarella, visto che ci troviamo in Puglia.

Secondo l'articolo, un inviato del quotidiano barese si sarebbe infiltrato in un giro di corse clandestine per raccontare una nottata di ordinaria follia, tra motori truccati ed euro che passano di mano, a 280 km/h. Ma il sapore dell'articolo ricorda più "Fast and Furious" e altri film della serie che la zona industriale del nord barese, dove a causa del pessimo stato del manto stradale andare a più di 100 km/h (ammesso che sia possibile) senza farsi saltare i denti dalla bocca è già un'impresa.

Un'impressione che si ricava anche dalla foto del tachimetro di un'auto a corredo del servizio: secondo la didascalia dovrebbe essere stata presa dall'inviato al momento di superare la folle velocità, ma basta fare una ricerca di immagini sul motore di ricerca Google per trovarla.

Dispiace vedere demonizzati i giovani automobilisti in maniera così gratuita, giusto per fare del sensazionalismo a buon mercato, in un periodo in cui anche assicurare un'utilitaria può per loro diventare un'impresa. E dispiace pure vedere per l'ennesima volta l'uso dell'equazione "auto truccata uguale corsa clandestina", come se gli appassionati di tuning fossero tutti "bad boys", cioè cattivi ragazzi.

- la foto incriminata, ma presa da internet -