Un guasto improvviso blocca il treno sulla linea B tra Cavour e Calosseo
I passeggeri terrorizzati forzano le porte e scendono sulla banchina
Roma, metrò bloccato mezz'ora in galleria
Panico a borbo, insulti al macchinista
Un convoglio della metropolitana a Roma
ROMA - Ritorna il terrore sulla metropolitana di Roma. Un treno della linea B è rimasto bloccato in galleria trenta minitui per un guasto all'impianto frenante. I passeggeri si sono sentiti male, il caldo era asfissiante e nelle carozze si era sparso un inquietante odore di bruciato. La paura si è impadronita dei passeggeri che temevano potesse ripetersi la tragedia di dieci giorni fa, il drammatico tamponamento che ha provocato un morto e centinaia di feriti.
"Non ne potevamo più di sentire l'altoparlante che ripeteva di stare calmi, che era solo un guasto: abbiamo forzato le porte - spiega un passeggero - e siamo scesi sulla banchina. Abbiamo percorso tutta la galleria a piedi, fino alla stazione Cavour". Ma il macchinista ha dovuto richiudere le porte per consentire ai colleghi di rimorchiare il treno e allora è scoppiata la rabbia tra i passeggeri rimasti ancora a bordo.
"Mi hanno insultato - ha detto il macchinista - ma era mio dovere richiedere le porte". Dopo mezz'ora, il treno è stato sbloccato e riportato lentamente verso la stazione. "Il servizio è ripreso regolamente alle 14.55", come spiega la direzione della metropolitana. Ma la paura, questo pomeriggio, è stata tanta.
"La metropolitana si è fermata improvvisamente", ricorda un passeggero. "Eravamo tra la stazione Cavoure quella del Colosseo, in galleria. Eravamo lì, non sapevamo cos'era successo. Dopo dieci minuti si sono abbassate le luci; l'aria condizionata si è spenta e la gente ha iniziato a sentirsi male. Il caldo era insopportabile. Gli altoparlanti ripetevano che c'era un guasto e che dovevamo essere trainati, ma il treno stava ancora fermo e noi avevamo paura".
E' stato allora che i passeggeri hanno forzato le porte e si sono incamminati lungo la banchina verso la stazione di piazza Cavour distante circa duecento metri. Ma per rimorchiare il treno e trascinarlo in stazione, le porte dovevano essere richiuse: "Ho provato a farlo - spiega il macchinista - però la gente mi ha aggredito". Sono volati insulti, qualcuno voleva addirittura sputargli addosso. "Erano passeggeri presi dal panico", li giustifica la società Me.tro, ma precisa: "L'intervento del personale aziendale è stato reso oltremodo difficile e ostacolato dall'azionamento indebito del comando di apertura di emergenza delle porte e dall'uscita, lungo le banchine in galleria, dei passeggeri". E conclude: "Poco prima delle 15 il servizioè ripreso regolarmente in direzione Rebibbia, mentre il treno è stato avviato all'officina di Magliana per le necessarie verifiche".
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