Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
mercoledì, febbraio 18, 2009
Le gaffeur
Dopo la vittoria del figlio del commercialista di Berlusconi in Sardegna senza che nessuno abbia detto che era uno scandalo, da premier, mettersi a fare campagna elettorale, ecco l'ultima boutade del miliardario ridens. Naturalmente in Italia non accadrà nulla perché l'italiano non è più in grado di capire che certe cose non si possono dire se sei un uomo politico.
da Corriere.it
BUENOS AIRES - Il ministero degli Esteri dell'Argentina ha convocato l'ambasciatore italiano, Stefano Ronca, per esprimere «la profonda preoccupazione» per le presunte frasi attribuite al premier Silvio Berlusconi sulla tragedia dei desaparecidos.
SCHERZO MACABRO - Tutto nasce venerdì scorso durante la chiusura della campagna elettorale a Cagliari per le regionali della Sardegna. Secondo il quotidiano argentino Clarin, che cita un servizio dell'Unità, Berlusconi avrebbe «scherzato» sulla vicenda dei desaparecidos in Argentina e sulla fine delle persone sequestrate dai militari. «Li portavano sull'aereo poi dicevano: è una bella giornata, andate fuori un po' a giocare», avrebbe detto il Cavaliere riferendosi voli della morte, con i quali venivano eliminati gli oppositori (spesso dopo essere stati torturati) del regime militare tra il 1976 e il 1983). Le vittime venivano lanciate vive e sedate da aerei militari nelle acque del Rio de la Plata.
EQUIVOCO - Fonti del governo italiano precisano che si tratta di un equivoco. Il presidente del Consiglio intendeva all'opposto sottolineare l'efferatezza dei crimini commessi contro i dissidenti e la tragedia dei desaparecidos per spiegare, aggiungono le fonti, come si sentisse offeso e insultato dai suoi oppositori che lo paragonano ai dittatori.
CLAMORE IN ARGENTINA - L'articolo di Clarin ha un richiamo in prima pagina dal titolo «Berlusconi, macabro con i desaparecidos», e precisa che «non è chiara la ragione» delle frasi del primo ministro italiano sui desaparecidos. L'articolo del quotidiano è stato ripreso dall'agenzia locale Telam e ha subito avuto ampia eco nelle tv e nei siti online a Buenos Aires, dove la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela de Carlotto, ha detto di «sentirsi offesa» dopo aver letto quanto riferito dal quotidiano. «Nei confronti degli argentini - ha ricordato - c'è sempre stata grande solidarietà, sia dai precedenti governi italiani sia da parte della giustizia».
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