domenica, febbraio 08, 2009

Una vergogna in più




In Inghilterra o Francia si scrollerebbero le spalle e si compatirebbe una persona così. Invito ad ascoltare la telefonata in rete. In un italiano ardimentoso il Crisafulli dà del bugiardo a Beppino Englaro e chiede "la grazia per Eluana". Ormai è una gara a chi le spara più grosse, senza contraddittorio e senza prove.

da Corriere.it

«Quella sera a Lecco Englaro mi disse che si era inventato tutto»
«Eravamo al ristorante e mi confidò che non ce la faceva più a vedere la figlia in quelle condizioni»

- «Beppino Englaro si è inventato tutto». Cosa si è inventato? «La storia che la figlia avrebbe detto di non voler vivere nel caso in cui si fosse ridotta a un vegetale». È convinto Pietro Crisafulli al telefono (ascolta l'audio) quando ribadisce questa sua verità. Pietro Crisafulli è il fratello di Salvatore, 38 anni, catanese, che nel 2005 si risvegliò dallo stato vegetativo nel quale si trovava in seguito ad un incidente. Ora Salvatore attraverso un sofisticato computer ha svelato che quando era in coma sentiva e capiva tutto. Anzi piangeva per la disperazione. Durante la conferenza stampa in cui motivava il decreto su Eluana Englaro, il presidente del Consiglio ha citato la storia della famiglia Crisafulli.

BERLUSCONI - «Ho letto alcune parti di un libro dal titolo «Con gli occhi sbarrati» di Salvatore Crisafulli, che racconta come muoveva gli occhi e capiva tutto ciò che si muoveva intorno a lui, ma questo movimento degli occhi veniva considerato dai medici un riflesso nervoso dai medici», ha aggiunto Berlusconi. «Consiglio la lettura di questo libro a chi avesse dubbi al riguardo», ha sottolineato il premier. «Non sappiamo quanto irreversibile sia» lo stato vegetativo di Eluana, ha concluso Berlusconi.

L'INCONTRO - Così Pietro Crisafulli può raccontare ancora una volta la sua storia e soprattutto quell'incontro di quella sera a Lecco in cui Englaro avrebbe confidato all'amico di sventura che si era inventato tutto per liberare Eluana da quella triste condizione: «Lui non ce la faceva a sopportare quella situazione. Ho conosciuto Englaro nel 2005 durante una puntata di "Porta a Porta" dedicata all'eutanasia e da allora siamo diventati amici. Nel marzo del 2006 andai a casa Englaro a Lecco. Da lì andammo in un ristorante e in quella sede, con un testimone, mi fece quella confidenza». Ma lei si rende conto dell'accusa che avanza a Beppino? «Certo e sono disponibile a ribadirla in qualsiasi sede. Anzi sabato la dirò ai magistrati di Udine». Già quei magistrati che stanno indagando, hanno precisato, unicamente per via degli esposti e delle denunce pervenute. Fra gli esposti - si è saputo da fonti giudiziarie friulane - vi è anche quello di Pietro Crisafulli.

LA RISPOSTA - Nonostante abbia sentito le dure accuse di Pietro Crisafulli, Beppino Englaro non esce dal suo silenzio. Ma deluso sembra si sia lasciato andare ad una dura considerazione: «È il più basso livello umano che si possa raggiungere».

n.l.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"In un italiano ardimentoso"... quindi, solo perchè non è persona istruita, quello che dice deve essere menzogna? Intanto questo signore ha creduto che il figlio potesse riprendersi, mentre TUTTI i "luminari" interpellati gli dicevano il contrario. Secondo me sono loro da compatire, loro e quegli sventurati che cadono nelle loro grinfie, dando credito alle parole di persone che in verità del cervello umano SANNO POCO O NIENTE. Perciò, per quel che mi riguarda, questo signore è solo da ammirare e rispettare; è un esempio di speranza per tanti che soffrono.
Se non puoi dimostrare che mente, questo tuo commento è basato solo sul suo modo di parlare; e come tale ti qualifica per uno snob presuntuoso che pensa di avere tutte le verità.
Mi fai solo PENA.