Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
sabato, maggio 06, 2006
Il campionato più bello del mondo
Ricevo e posto da Repubblica.it
Gea, calcio e grandi famiglie - la società guidata dai figli illustri
ROMA - La Gea World, società che ha le procure di circa 200 giocatori di calcio professionisti, è nata nel 2001 dalla fusione della General Athletic, fondata da Andrea Cragnotti e da Francesca Tanzi, i figli illustri degli ex-proprietari rispettivamente della Lazio e del Parma, con la Football Management di Alessandro Moggi.
Gli azionisti della nuova società erano Football Management e General Athletic al 45% a testa, e Riccardo Calleri, figlio dell'ex presidente di Lazio e Torino, con il 10%. Football Management era controllata al 60% da Moggi junior e al 40% da Franco Zavaglia, altro procuratore (Totti ha fatto parte in passato della sua scuderia) al 40%. A dividersi General Athletic con il 20% a testa erano inizialmente Andrea Cragnotti, Chiara Geronzi (figlia del presidente di Capitalia, Cesare Geronzi) e Francesca Tanzi, mentre il restante 40% era di Romafides, fiduciaria del gruppo Capitalia. Nei primi mesi di vita della nuova società, appunto la Gea, l'incarico di presidente venne ricoperto da Chiara Geronzi, poi il ruolo passò ad Alessandro Moggi, con Riccardo Calleri nei panni del vice. Direttore generale, prima che tornasse alla Lazio per ricoprire analogo incarico, era stato nominato Giuseppe De Mita.
Dalla società General Athletic erano usciti già nel 2000, prima che venisse creata la Gea World, Andrea Cragnotti e poco dopo Francesca Tanzi, mentre ad una nuova visura dell'estate 2003 anche Romafides risultava uscita da General Athletic: al suo posto erano subentrati Giuseppe De Mita e Oreste Luciani.
La Gea è stata accusata più volte da altri procuratori con denunce all'Antitrust e da personaggi vari del mondo del calcio, di essere in posizione dominante e di poter influenzare partite e risultati, sotto tiro anche per via di un presunto conflitto d'interessi (figli manager o intermediari che trattano con padri dirigenti), nel marzo 2002 la Federcalcio aveva formato una commissione di dieci membri per cercare di fare chiarezza. Nove mesi dopo, però, la commissione Figc stabilì che la Gea World operava "legittimamente e senza commettere violazioni regolamentari".
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