domenica, maggio 07, 2006

Puttanate



Siccome sono pugliese (e in Puglia di Juventus club ce ne sono a bizzeffe) e siccome ho parlato (anche per lavoro) con un sacco di tifosi juventini, mi permetto di eccepire (in maniera vezzosa ovviamente), sulla difesa della cosidetta triade juventina, da parte di poche decine di tifosi. Lo sono a pieno titolo anche quelli che ho intervistato per media, ovviamente, NON italiani e che si dicono disgustati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si va dall'ironia, alla delusione, al pessimismo che la vicenda si chiarisca
A Torino applausi di sostegno al dg con un risvolto di satira involontaria

Negli stadi gli striscioni contro Moggi


"Luciano, erano meglio i pizzini"

ROMA - Era un'occasione ghiotta e i creativi degli striscioni non se la sono lasciata scappare. Sui campi di serie A le telefonate del direttore generale della Juve, Luciano Moggi, ad arbitri e amici sono diventate satira pungente, con qualche punta di eccellenza. C'è da valutare poi se, per alcune aziende nominate negli striscioni, la pubblicità gratuita di una parodia si tramuterà in un vantaggio o un danno.

Prendiamo la Tim, per esempio. A Firenze gli ultras hanno lanciato una nuova promozione: "Nuova tariffa Tim Summer Juve, più chiami, più vinci". All'apparire dello striscione nello stadio si è alzato un applauso fragoroso. Nella curva Fiesole altra pubblicità gratuita: "Con la Maserati scudetti assicurati". La rivalità storica che contrappone la Viola e la Juventus e lo scarso interesse della partita con la Reggina (al 35' era già 3-0, è finita 5-2) ha spinto i tifosi a concentrarsi di più sulle invettive contro Moggi che sul sostegno alla propria squadra, con cori contro il dg e la Gea del figlio Alessandro.

Meno ironici, più arrabbiati i tifosi dell'Olimpico. Che la vicenda delle intercettazioni sarebbe stata tra i temi della giornata si è capito dall'annuncio delle formazioni. Quando lo speaker ha pronunciato il nome dell'arbitro Rosetti i fischi sono stati assordanti, poi sono apparsi gli striscioni. Ha avuto ragione Carraro venerdì scorso a dire che "milioni di tifosi provano sconcerto, tristezza e rabbia". E sono pessimisti, c'è da aggiungere, e per niente convinti che sulla vicenda si farà chiarezza, come si deduce dallo striscione di Roma: "Gli ultras condannati, Moggi e Giraudo sicuramente assolti: vergogna". Per un po' di ironia all'Olimpico si è dovuto attendere il 6' del secondo tempo: "Per un calcio pulito vogliamo Giraudo designatore, Moggi arbitro, Bettega e Capello guardalinee".

A Milano la storia della settimana è stata tema per una maglietta. Sulle bancarelle fuori dal Meazza è apparsa una t-shirt con la formazione della "Juve del secolo". Non c'erano Platini, Boniperti o Boniek, ma arbitri e designatori, a cominciare da Lo Bello per finire con l'undici Matarrese, passando per nomi più attuali come quelli di Bergamo e Pairetto.

All'interno dello stadio è ancora l'abbinamento Moggi-telefono a scatenare la fantasia dei tifosi: "Due punte più due trequartisti e un centralinista", gli ultras sintetizzano così la forza della Juventus. Rifiniscono infine lo striscione con un commento sulle cifre astronomiche che il direttore generale Moggi deve aver pagato per le bollette telefoniche. Ci vanno giù pesanti i tifosi nerazzurri, e suggeriscono a Moggi: "erano più sicuri i pizzini" con richiamo al boss della mafia Provenzano, che è riuscito a farla franca per 40 anni, evitando di usare il telefono e comunicando solo con bigliettini. Anche a Milano gli ultras ne approfittano per autocommiserarsi un po': "Il male del calcio sono gli ultra nonostante accordi con arbitri e partite truccate".

I tifosi ascolani si riscoprono credenti grazie alle intercettazioni telefoniche e alla conquista della salvezza. "Ascoli in A, Moggi in galera...Dio c'è" si esulta nelle Marche. I tifosi livornesi, visti gli exploit ai quali hanno abituato, sembrano invece un po' sottotono e lasciano l'iniziativa al drappello di sampdoriani, che si esprimono con il facile sarcasmo di "Bagiamo le mani a don Lugiano" riproducendo una improbabile parlata sicula.

Infine lo stadio delle Alpi di Torino, dove il protagonista di tutta la storia, Moggi, è stato accolto da un applauso e da cori di incitamento. "Luciano siamo tutti con te. La Triade non si tocca", è stato lo striscione che i tifosi della curva hanno esposto al 14' dell'incontro con il Palermo. Probabilmente senza saperlo i tifosi bianconeri hanno fatto l'ironia migliore. Ormai il termine "triade" per indicare Moggi, Giraudo, Bettega è entrato nel linguaggio comune e nessuno pare far più caso al significato originario del termine. Triade è infatti il nome originario della mafia cinese: è come se i sostenitori di Moggi avessero scritto che "la mafia cinese non si tocca". Appunto. Tanto la triade, compatta, lascia lo stadio dopo che la Juve ha battuto con qualche brivido il Palermo. Meno male ci sono le lacrime di Bettega.
da Repubblica

Anonimo ha detto...

Gol della Juve! Ha segnato De Santis". (Gene Gnocchi, Quelli che il calcio, Raidue)