Il sindaco Zanonato, l'ideatore del muro. Una cosa a mio modo di vedere indegna di un paese civile. Certo che vanno tutelati gli interessi dei cittadini. Come è posibile però che in una delle città che, mi dicono, più benestanti d'Italia, si sia arrivati a tanto? Chi doveva vigilare perché non lo ha fatto? Che razza di soluzione è mai questa? Si potrebbe aprire un dibattito sulla "carità pelosa" sul lasciare entrare chiunque e non seguirne poi il percorso. Si potrebbe discutere sul fatto che per anni la scurezza è stata considerata un tema "di destra" da molti che, sebbene con la pugnetta alzata, di estrema destra lo erano/sono/saranno nei comportamenti. Ripeto, posto la foto di Zanonato. Forse non sarà l'unico responsabile di questo sfacelo, ma questa decisione è sua. E' purtroppo la gente lo ricorderà per questo.
'MURO' ANTISPACCIO PADOVA: E' ANCORA POLEMICA
PADOVA - Non si placa la polemica sul 'muro' antispaccio in via Anelli, quegli 84 metri di lamiera eretti su un lato del complesso delle palazzine "Serenissima". Ma Padova oggi deve fare i conti anche con un episodio che è letto come segno della ricerca di nuove zone 'mercato' da parte dei venditori di droga operanti nell'area interdetta: la fitta sassaiola nella zona del Portello - a poche centinaia di metri dal cosiddetto 'bronx' patavino - messa in atto da una trentina di magrebini contro i bar riuniti nel complesso creato (con un accordo tra il Comune e gli esercenti dei locali del centro storico), per risolvere i problemi di ordine pubblico legati al rito dell'aperitivo, lo spritz, nelle piazze.
Il coro delle critiche contro la barriera eretta per dividere il complesso 'Serenissima', abitato quasi esclusivamente da extracomunitari, e Via De Besi - spesso usata come strada di fuga durante i tanti controlli da parte delle forze dell'ordine - ha visto alzarsi oggi anche la voce del vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, conosciuto per le sue durissime prese di posizione contro l'immigrazione clandestina. Per Gentilini "i comunisti hanno eretto il muro di Berlino. Il comunista Zanonato ha eretto il muro di Padova. Il regime comunista non era in grado di gestire i propri cittadini e quindi li ingabbiava dentro i muri: sono i muri della vergogna".
Per il vicepresidente del Veneto, il leghista Luca Zaia, l'innalzamento del 'muro' "é la legittimazione dell' illegalità. Via Anelli va rasa al suolo, non circondata da un muro". "La sinistra vuole smantellare ogni ragionevole politica di controllo dei flussi migratori - osserva da parte sua l'ex ministro Carlio Giovanardi - e contemporaneamente costruisce, come a Padova, muri nelle città italiane per tentare di arginare una situazione già oggi esplosiva".
Nel quartiere, però, tra la gente si raccolgono giudizi positivi: tutti sperano che la barriera possa consentire un ritorno ad una normalità che in tanti dicono persa da molti anni. Qualcuno pensa a possibili rinforzi delle recinzioni già esistenti, come quelle sugli altri lati del complesso, in attesa che tra un anno la situazione venga risolta con il risanamento dell'area (tre palazzine sono già state svuotate).
Viene intanto letta come naturale conseguenza dell' innalzamento dei livelli di controllo in quella zona episodio della notte scorsa, avvenuto dopo che un tunisino aveva dato in escandescenze davanti a due addetti alle sicurezza privata.
"Stiamo valutando l'opportunità - ha detto l'assessore comunale alla sicurezza Marco Carrai - di dislocare in maniera fissa una pattuglia della polizia municipale. Prima di prendere qualsiasi provvedimento di ordine pubblico occorre però valutare bene l'intero episodio". "Ci aspettavamo - ha aggiunto -, visto che su via Anelli è aumentata la vigilanza delle forze dell'ordine, che gruppi di criminali si spostassero nelle zone limitrofe. Il fatto è che via Anelli per anni ha costituito una sorta di 'foresta di Sherwood' dello spaccio, ed ora i pusher stanno cercando di riorganizzarsi".
"Andiamo avanti con tranquillità sulla via del risanamento del quartiere di via Anelli - ha detto il sindaco Flavio Zanonato - e confidiamo sulla capacità delle forze dell'ordine di vigilare sul territorio circostante al quartiere Stanga Avevamo previsto che dopo gli interventi nel quartiere degradato di via Anelli potessero esserci episodi simili, ma tutto è sotto il controllo delle forze dell'ordine che stanno facendo un lavoro straordinario".
Nel tardo pomeriggio uomini della sicurezza privata e di baristi del complesso del Piovego hanno perlustrato gli argini del fiume per evitare che ci fossero cumuli di pietre o armi improprie nascoste tra i cespugli. "Temiamo ritorsioni nei nostri confronti - ha detto Federico Contin, presidente dei baristi del complesso - ed oggi ho scritto una lettera a sindaco, prefetto e questore perché in zona la presenza di agenti delle forze dell'ordine sia più frequente dopo quanto successo questa notte". Solidarietà a Contin è arrivata da molte parti politiche cittadine e dalla Confesercenti di Padova.
Ansa
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