Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
mercoledì, settembre 27, 2006
A volte è dura...
non definirla una città di merda...
NAPOLI - Hanno arrestato un rapinatore e sono stati aggrediti da più di cinquanta persone, tutti amici e parenti del ladro. E' successo agli agenti del commissariato di Torre del Greco, vicino a Napoli. A fare da sfondo alla scena - che di recente si è ripetuta più volte - i quartieri spagnoli della città partenopea.
Gli agenti si sono recati in via Santa Maria Ognibene, ai Quartieri Spagnoli, dopo che un uomo questa mattina aveva denunciato un furto di 10 mila euro. Dopo aver ritirato il denaro presso una filiale della banca Intesa di Torre del Greco l'uomo ha detto di essere stato avvicinato da due persone a bordo di uno scooter. I due lo hanno minacciato con una pistola, hanno preso i suoi soldi e sono scappati. Per fortuna però la vittima è riuscita ad annotare la targa del motorino e ha presentato denuncia. Le forze dell'ordine hanno effettuato i controlli e hanno scoperto che lo scooter era intestato a una donna appunto residente ai Quartieri Spagnoli. Ed è scattata la retata.
I poliziotti, arrivati sul posto, si sono imbattuti nei due ladri. Uno è riuscito a scappare a piedi, l'altro, Giuseppe Saltamacchia, 27 anni, a bordo di un ciclomotore, è stato arrestato. L'uomo, con precedenti penali, era già noto alle forze dell'ordine.
Poi, improvvisamente, circa cinquanta persone, in gran parte donne, tutti amici dei due ladri, hanno cominciato a urlare contro i poliziotti, li hanno aggrediti con calci e pugni e spintonati. Nel mirino degli aggressori è finita anche una volante della polizia arrivata a sostegno dei colleghi. Nel caos i poliziotti sono comunque riusciti a difendersi e ad arrestare altre due persone: Elena Forte, 44 anni, che risultata imparentata con il malvivente che è riuscito a fuggire, e Maria Saltamacchia, 24 anni, sorella dei Giuseppe.
I tre sono accusati di resistenza, violenza, minacce, danneggiamento e lesioni. Accompagnati in questura hanno trovato anche lì amici e sostenitori. Una ventina di persone si erano infatte radunate sotto la sede per protestare ancora contro gli agenti e chiedere la liberazione dei tre arrestati.
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