martedì, gennaio 17, 2006

Don Rocco



Quando si è troppo coinvolti, difficilmente si riesce ad essere obiettivi. Come giornalisti dovremmo saperlo. Ecco perché prendo da basilicatanet la biografia di un gran'uomo. Uno degli intellettuali-faro non solo della Lucania, ma anche, assieme a Rocco Scotellaro, dell'intero mezzogiorno: Rocco Mazzarone. Non ho potuto dirgli addio di persona, ma le sue parole, quelle non andranno via. È morto l'ultima settimana di dicembre 2005, dopo Natale. E adesso la Lucania è un po' più sola.


Nato a Tricarico (Mt) il 17 agosto 1912. Medico, specializzato in tisiologia e malattie polmonari presso l'Università di Milano, ha insegnato statistica medica nella facoltà di medicina all’Università di Bari negli anni 1969-1982. Prigioniero di guerra in Egitto, ha lavorato in un ospedale generale inglese. Negli anni 1947-1982 ha diretto il Consorzio e il Dispensario Antitubercolare di Matera e per il suo impegno nella lotta contro le malattie endemiche della Basilicata come la malaria e soprattutto la tubercolosi, ha ricevuto la Medaglia d'oro "Carlo Forlanini" concessa dalla Federazione Italiana contro la Tubercolosi. Ha condotto indagini epidemiologiche in Basilicata, in Somalia e nel Belucistan iraniano, dove ha incontrato Dinu Adamesteanu al quale sarebbe rimasto legato da profonda amicizia. Ha collaborato in progetti di programmazione sanitaria ed ha presieduto il Comitato di Soprintendenza del progetto-pilota “Organizzazione dei servizi socio-sanitari in Basilicata”. È autore di numerose pubblicazioni su temi di epidemiologia e organizzazione sanitaria. Di cultura laica e democratica, è uno dei maggiori intellettuali della Basilicata, attento testimone del suo tempo, raffinato interprete del pensiero di Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti, amico di Rocco Scotellaro, Carlo Levi e Manlio Rossi-Doria, ha rappresentato il punto di riferimento di tutti gli studi italiani e stranieri condotti in regione nel secondo dopoguerra, da quelli etnografici di Ernesto Demartino, alle indagini dello storico americano George Peck, ai reportage fotografici di Henri Cartier-Bresson. Come responsabile del settore igienico-sanitario e demografico ha partecipato allo studio sulla città e l'agro di Matera, diretto da Federico Friedmann e promosso dall'UNRRA-Casas, ispiratore e referente Adriano Olivetti, assieme, tra gli altri, a Tullio Tentori e Ludovico Quaroni; ha partecipato allo studio su Grassano, patrocinato dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla miseria e sui mezzi per combatterla, i cui risultati sono raccolti nel volume XIV edito nel 1954 dalla Camera dei Deputati al Parlamento Italiano. Cittadino onorario di Matera, ha ricevuto il Premio Lucana Gens.

BIBLIOGRAFIA:
R. Mazzarone, Una vita mal spesa, Intervista di Marco Rossi-Doria, edizioni della Cometa, Roma 1992.

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