L'iniziativa è di una società che offre sistemi di sicurezza
E scoppia la polemica: "E' violazione della privacy"
Cincinnati, dipendenti "marchiati"
Inserito un chip sotto la pelle
La difesa: "Non è un sistema per seguire le persone"
WASHINGTON - C'è chi parla di un vero e proprio marchio sulla pelle dei cittadini.Suscita polemiche l'iniziativa di una compagnia dell'Ohio che offre sistemi di sicurezza che ha inserito un rivelatore elettronico d'identità sotto la pelle dei suoi dipendenti. Un modo, spiegano dalla 'CityWatcher' per agevolare l' identificazione dei dipendenti.
La targhetta elettronica consente alla compagnia di controllare l'accesso ad una stanza del suo quartier generale a Cincinnati dove sono conservate immagini inviate dalle telecamere di sorveglianza vendute ai clienti. L'iniziativa, rivelata oggi dal quotidiano Financial Times, ha suscitato immediate reazioni negative da parte dei gruppi che difendono la privacy dei cittadini. "Marchiare in modo permanente le persone solleva importanti interrogativi legati alla privacy e ai diritti civili", ha osservato Liz McIntyre.
"Non c'è niente nei microchip che emetta pulsazioni o segnali radio di alcun genere - ha affermato il responsabile della società Sean Darks - Non è un sistema per seguire gli spostamenti delle persone. Mia moglie non può sapere dove sono".
I microchip sono stati creati soprattutto per scopi medici: nella targhetta possono essere inserite le informazioni vitali sul curriculum sanitario di una persona. Ma i critici di questa nuova tecnologia sono preoccupati soprattutto dalla possibilità che i microchip possano essere usati per seguire gli spostamenti delle persone che accettano la installazione dei dispositivi elettronici.
Questa tecnologia è da tempo usata in altri campi, come la identificazione degli animali domestici o quella dei pacchi postali in transito. Milioni di animali domestici hanno ricevuto negli Stati Uniti la targhetta elettronica d'identità che si è rivelata efficace per il ritrovamento dei cani e dei gatti smarriti.
Per questo motivo mi permetto di consigliare un libro che si chiama "il Circolo Bilderberg". Forse sarà una boiata. Forse no.
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