lunedì, gennaio 14, 2008

Libero mercato & meritocrazia


La protagonista di questa disavventura non sono io, ma dateci uno sguardo comunque. Sono le vicissitudini di una producer e il volto di questa italietta con le pezze al culo, alla faccia di chi dice che, per esempio a Sky Italia, basta mandare il CV. non ti rispondono neanche (cosa che a Fox o Sky Europe non si sognerebbero MAI di fare).

E qui comincia l'avventura della protagonista di questo brutto incontro.

"Vi racconto una storiellina. Vissuta sulla mia pelle...
L'anno scorso, tornata dagli Stati Uniti ero in cerca di lavoro in Italia. Non essendo amante di nessuno, nè figlia di (anche se la mia mamma valeva più di mille cialtroni riconosciuti di valore!) e non essendoci in Italia head hunters decisi che l'unico modo (imparato in America) per trovare lavoro era quello di partecipare a conferenze importanti (che spesso richiedono fee di ammissione molto costosi)per incontrare le teste dei grandi canali di scienza.
Con questo obiettivo ho partecipato a Discovery Campus, un Campus di grande valore organizzato dal Network europeo di Discovery. Ho pagato (compreso viaggi e alberghi)circa 400 euro ma nè è valsa la pensa. C'era il mondo e io tranquilla con i miei biglietti da vsiista mi presentavo, raccontavo cosa avevo fatto e quello che avrei desiderato fare. Ho avvicinato inglesi, americani, francesi e ovviamente italiani. Ma siccome da noi il panorama dei documentari è praticamente morto, mi avvicinai a colui che era cosniderata una speranza per il paese da questo punto di vista. Il nuovo Channel Manager di Discovery Italia, Claudio Scotto di Carlo.
Un signore dall'apparenza gentile, gli ho raccontato le mie vicissitudini e lui mi ha detto ..."se lei va all'estero con un cv così trova lavoro subito..." (cosa che infatti si è rivelata esatta anche per colpa sua...), è stato anche onesto, mi ha detto che Discovery Italia faceva poca produzione nostrana e che i documentari venivano dalla sede internazionale, che quindi grandi opportunità per me non c'erano. Però su mia insistenza che potesse almeno vedere i miei lavori disse che avrei potuto chiamarlo nei giorni successivi. Dandomi il biglietto da visita provvide elegantemente a cancellare il suo cellulare davanti a me temendo non so cosa. Questo a marzo...ho chiamato qualcosa come 50 volte, e gli ho scritto via email,non sono mai riuscita nè a parlargli, nè a incontrarlo, la sua segretaria, consapevole della figuraccia, mi disse di portare comunque le cassette (cosa che io feci).
Non ho mai avuto notizia nè risposta. Neanche no, non mi interessa...
oggi scopro su Internet questa notizia".

DA PUBBLICITALIA.IT

Si estenderebbe anche alla Spagna, dopo l’Italia, la riorganizzazione dei management locali messa in atto da Discovery Networks Europe. Secondo quanto risulta a Pubblicità Italia, infatti, la società a cui fanno capo le attività europee del gruppo televisivo internazionale avrebbe deciso di porre anche il Paese iberico, come il nostro, sotto il controllo della nuova business unit Sud Europa, basata in Francia e guidata da Sebastien Meyssen (nella foto) con la carica di vicepresident Sud Europa. Una settimana fa, in modo del tutto inatteso, il management di Discovery Italia era stato azzerato, con l’improvvisa estromissione dalle proprie cariche del channel director Claudio Scotto di Carlo e del direttore commerciale Monica Ponti. Due rimozioni non motivate dall’azienda, e che hanno seguito di sei mesi l’altrettanto brusca uscita, nel luglio 2006, del country manager italiano Filippo Mori Ubaldini. Discovery Networks Europe si è limitata a trasmettere alla stampa una nota, che, senza citare i due manager rimossi, annunciava la nascita della nuova direzione del Sud Europa, spiegando che questa “gestirà la programmazione e le sinergie culturali e geografiche”. Il comunicato prosegue affermando che la nuova direzione “si occuperà della crescita e dell’appeal del portfolio di Discovery Channel che conta sei canali in ciascuno dei due mercati (Italia e Francia, a cui ora dovrebbe aggiungersi la Spagna, ndr). I team locali basati negli uffici di Discovery a Parigi e Milano continueranno a seguire le operazioni proprie di ciascun mercato”. I sei canali citati sono, per l’Italia, tre nell’area documentari (Discovery Channel, Discovery Civilisation e Discovery Science), due in quella lifestyle (Discovery Travel & Living e Discovery Real Time) e uno in quella kids (Animal Planet).

Nessun commento: