Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
martedì, aprile 29, 2008
L'ultima bufala
da Corriere.it
Berlusconi "minaccia" la Ue: «Alitalia potrebbe essere acquistata da Ferrovie». «C'è una squadra che va al di là del capitale necessario». Tronchetti: «Disponibili a investire qualche milione»
ROMA - Se l'Unione Europea «si mette a zignare, allora potremmo prendere una decisione, per cui Alitalia potrebbe essere acquistata dallo Stato, dalle Ferrovie dello Stato. Questa è una minaccia, non una decisione - Silvio Berlusconi parla con i cronisti in Transatlantico durante la seduta inaugurale della legislatura e non lesina le parole sul futuro della compagnia di bandiera dopo i dubbi espressi da Bruxelles sul prestito ponte concesso dal governo -. Noi andiamo avanti con la compagine di azionisti, l'ho fatto in rispetto alla Ue, ma noi abbiamo bisogno di un'Europa che ci aiuti e non che metta difficoltà a chi governa». Berlusconi ha comunque sottolineato che la strada principale resta la cordata di imprenditori italiani: «C'è una squadra di persone che va ben al di là del capitale necessario. Vedremo adesso di fare la due diligence. Quando avremo il piano industriale, questa compagine nuova, assistita da banche che già ci sono, avanzerà delle proposte ai sindacati». Solo allora - spiega il Cavaliere - si deciderà sui tagli al personale.
TRONCHETTI - E i nomi nuovi non tardano a venire allo scoperto. Per esempio quello di Pirelli. Di fronte a un progetto «chiaro e trasparente» per il rilancio di Alitalia e Malpensa «noi abbiamo dato la disponibilità di mettere il nostro nome e un chip, che vuol dire qualche milione di euro a tutela dei nostri interessi economici, per un interesse generale delle nostre aziende - ha spiegato il presidente Marco Tronchetti Provera nel corso dell’assemblea annuale degli azionisti -. Abbiamo mille persone che prendono voli intercontinentali e che ci costano parecchie centinaia di euro. Se Malpensa fosse chiusa, ci costerebbero milioni di euro. Dunque a fronte di un costo di sistema, di una minor presenza di operatori nel territorio e di progetti inconsistenti per Malpensa, abbiamo dato la nostra disponibilità a dare il nostro nome». Diversa la posizione espressa dal presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza. «Le bocce sono ferme, non c'è nessuna novità - ha detto Salza -, aspettiamo che qualcuno produca delle idee». Riguardo all'ipotesi del coinvolgimento di banche nel salvataggio di Alitalia, oltre all'istituto guidato da Corrado Passera, Salza ha detto di non saperne niente: «Non abbiamo nessun elemento».
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