Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
venerdì, agosto 29, 2008
Intercettazioni, no di Prodi, alla solidarietà di Berlusconi
Poi si accerterà se ci sono ipotesi di reato, ma intanto la differenza di stile fra i due leader c'è tutta....
Sul settimanale le telefonate per chiedere favori. L'ex premier: Niente di rilevante
ROMA - Panorama pubblica le telefonate di Prodi; Berlusconi si dichiara solidale con l'ex premier chiedendo leggi per evitare "abusi che incidono sulle libertà fondamentali", ma il Professore si smarca e replica a chi volesse attrofittare del caso per chiedere "limiti ai poteri di indagine attribuiti ai magistrati": "Nno ho alcuna contrarietà a che tutte le mie telefonate siano rese pubbliche".
Berlusconi è solidale con Prodi intercettato. Il rivale da sempre mostra partecipazione umana e politica all'ex premier: "La pubblicazione di telefonate che riguardano Romano Prodi, a cui va la mia assoluta solidarietà, non è che l'ennesima ripetizione di un copione già visto", dice il presidente del Consiglio, di certo ricordando il proprio di disagio quando le sue telefonate private finirono sui quotidiani.
"E' grave che ciò accada - denuncia Berlusconi - e il Parlamento deve sollecitamente intervenire per evitare il perpetuarsi di tali abusi che tanto profondamente incidono sulla vita dei cittadini e sulle libertà fondamentali".
L'esternazione di Berlusconi non è casuale. Proprio oggi, nel numero in edicola di Panorama, il settimanale tira in ballo le telefonate di Alessandro Ovi, collaboratore da sempre di Prodi, intercettato dai magistrati di Bolzano che indagano sulla presunta tangente pagata dalla Siemens per ottenere l'acquisto dell'Italtel.
Ascoltando le telefonate del dirigente nel'ex azienda di Stato, i pm di Bolzano sono incappati in una serie di conversazioni in cui Ovi appare come uno dei tramiti per "raggiungere" l'allora presidente del Consiglio Romano Prodi.
In quelle telefonate, Prodi viene intercettato a parlare con Ovi mentre i due studiano il modo di aiutare il nipote Luca dell'allora premier, giovane azionista di minoranza di una società, per uscire da una empasse gestionale con altri soci. Ovi viene pure intercettato per "sbloccare finanziamenti pubblici richiesti dal consuocero di Prodi, Pier Maria Fornasari", primario dell'istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.
"Fatti di nessuna rilevanza dal punto di vista sia giuridico sia penale", ha replicato Prodi. "Non vorrei che questa vicenda tornasse utile a quanti invocano impensabili giri di vite sulle intercettazioni telefoniche". Nel giugno scorso, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge sulle intercettazioni che prevede l'autorizzazione solo per i reati fino a 10 anni di detenzione con l'unica deroga alla soglia di intercettabilità per i reati contro la pubblica amministrazione.
Le telefonate raccolte dalla procura di Bolzano sono state trasmesse alla procura di Roma che ha aperto un fascicolo privo di ipotesi di reato e di indagati.
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