Ah, l'Italia, terra di meritocrazia, di veline e velone e di una splendida tivvù. Adesso sembra (pare, si mormora) che il concorso per le nuove veline fosse taroccato. In Italia? Ma siamo impazziti? Posto l'articolo della Stampa di Torino, m anche un link preso dal sito tuttosulgossip. Leggete un po' i commenti (e soprattutto le date) Fate vobis
Da la Stampa.it
Veline taroccate è polemica sul web.
L'accusa: scelte pilotate. Striscia: è tutto regolare
ALESSANDRA COMAZZI
Dopo una selezione durata tutta estate, le nuove veline di Striscia la notizia, Costanza Caracciolo e Federica Nargi, sono state elette giovedì su Canale 5 di fronte a 10 milioni di spettatori, un ascolto che la rete si sognava da tempo. Ma fin da luglio, la Nargi, molto fotografata dai rotocalchi anche per via del suo fidanzato Francesco Botta, concorrente del Grande fratello 8, era data per favoritissima, vincitrice annunciata. Per esempio dal sito Dagospia, croce e delizia del popolo dei media. Adesso che la vittoria della Nargi è puntualmente avvenuta, Dagospia rilancia. Anche con una lettera di Gianni Ippoliti, già autore e conduttore, per esempio, di Non è mai troppo tardi, o Q come cultura, che per tradizione annuncia in anticipo chi vincerà il Festival di Sanremo.
Nella lettera di Ippoliti si legge addirittura che la Nargi sarebbe stata imposta da Fabrizio Del Noce, ora direttore di RaiFiction e a interim ancora di Raiuno. Su un altro sito di gossip, fin da luglio si indicava nella Nargi la nuova velina bruna. Che si replica da Striscia? Non se la prendono tanto, ma sottolineano l’assurdità delle accuse. Circa la presunta raccomandazione di Del Noce, poi, i suoi rapporti con Ricci non dovrebbero essere idilliaci, visto il processo ancora in corso per la microfonata contro Staffelli. Altro che segnalare una velina. Il nome della Nargi era nell’aria semplicemente perché lei ha un fidanzato con un minimo di notorietà e perché è molto «velinesca». Dunque gli accusatori avrebbero tirato a indovinare, ma con basi oggettive, come dire?, «di contenuti». Indicando peraltro anche i nomi di altre concorrenti, invece puntualmente eliminate.
Pare, anzi, che alcune decisioni delle giurie siano state accolte con dispiacere dallo staff del programma, che si vedeva sfuggire alcune giovanotte molto adatte. E ancora: non è che due veline debbano restare tali per sempre, non sono nominate a vita come i senatori. Se non vanno bene, Ricci può eliminarle quando vuole. Anzi, storicamente, alla prova dello stacchetto funzionano meglio le veline scelte dagli autori che quelle votate dal popolo. Perché, dunque, Ricci dovrebbe rischiare con un taroccamento? Magari perché lui stesso ci ha insegnato che non bisogna mai credere a niente, nel dorato mondo della televisione... E comunque, posso ricordare la mia personale esperienza, già raccontata su La Stampa. Ho fatto da giurato alle veline. In giugno, a Riccione, all’inizio delle selezioni.
Per la giuria, c’era assoluta libertà di voto. Ognuno sceglieva la propria concorrente preferita, in caso di ex aequo si alzava una paletta. Le ragazze comparivano come per incanto poco prima dell’esibizione; stavano mute; appena finita la registrazione, sparivano, inghiottite dal nulla. Alla giuria non davano confidenza. Non ammiccavano, non sorridevano. Un collega aveva persino lamentato, sarcastico: «E dire che avevo pensato a un voto di scambio...».
http://tuttosulgossip.blogspot.com/2007/09/veline-2008.html?showComment=1215209640000#c15387792411754296984%20luglio%202008%2015.14
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