Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
giovedì, settembre 18, 2008
Mamme un po' così
In questa cronaca di ennesimo bullismo in Roma la "mamma" di uno di questi delinquenti dichiara, o avrebbe dichiarato, che il figlio " impegnato nel sociale". Già il giornalista non spiega in che senso e questi usciranno in due giorni e non gli accadrà nulla, faranno due pianti e saranno rispediti a casa. Quello che mi colpisce è la giustificazione della madre. È incredibile che nessuno in Italia assuma più la benché minima responsabilità. Per nulla.
da Repubblica.it
Pensionato pestato da tre baby bulli. Aggressione fuori da un liceo romano. Un altro episodio all'Aquila: due adolescenti denunciati per lesioni aggravate
di FEDERICA ANGELI
"Spostati, il marciapiede è nostro e tu, da qui, non passi". Stavano ascoltando una musica rap a tutto volume e ballavano scatenati tre adolescenti della Roma bene quando un anziano cardiopatico, colpevole di passare sul "loro" marciapiede, è stato bloccato e picchiato selvaggiamente. Storia di bullismo metropolitano nel cuore del Flaminio, quartiere bene della capitale, davanti ad un liceo artistico. Una storia di violenza, quasi la fotocopia di quello che è successo ieri all'Aquila, dove però ad incappare nella furia di due baby teppisti, armati di frustino da cavallo fuori da un istituto, sono stati degli studenti.
A Roma tutto è iniziato intorno all'ora di pranzo. I tre giovani, uno di 15 e due di 16 anni, erano fuori dal liceo artistico di piazza Mancini, a due passi dallo stadio Olimpico, e aspettavano che dei loro amici uscissero da scuola. Danzavano e scherzavano al centro del marciapiede quando un ex carabiniere in pensione di 75 anni ha tentato di passare. "Di qui non si passa, attraversa la strada e cammina da quella parte", così i giovani hanno iniziato a prendere in giro l'uomo, parandosi davanti a lui e impedendogli fisicamente di proseguire la camminata.
L'uomo, energico nonostante l'età, non si è lasciato mettere i piedi in testa e ha risposto a tono. E i ragazzini hanno alzato il tiro: lo hanno accerchiato, insultato e spintonato. L'anziano ha cercato di farli desistere, arrivando addirittura a supplicarli di lasciarlo tranquillo: "Sono malato di cuore, lasciatemi in pace". Ma la reazione del gruppo è stata violenta e improvvisa: uno di loro l'ha spinto, un altro lo ha colpito al volto con pugni e schiaffi, il terzo lo ha preso a calci sulle gambe.
La vittima è caduta a terra e, prima di perdere i sensi, è riuscita a dare l'allarme al 113. Gli agenti del commissariato Villa Glori, diretti dal vicequestore Loredana Del Tosto, si sono subito messi sulle tracce dei tre teppisti, fuggiti dopo il pestaggio. Una pattuglia della polizia a cavallo che si trovava nelle vicinanze ha invece prestato i primi soccorsi all'uomo in attesa dell'ambulanza. Per lui, fortunatamente, solo un ematoma alla tempia sinistra.
I tre - la cui descrizione fisica era stata molto accurata - sono stati rintracciati dagli investigatori non lontano dal luogo del pestaggio. Portati in commissariato sono stati denunciati per aggressione e lesioni. Il capo branco, a quanto dichiarato dalla madre agli investigatori, è impegnato nel sociale.
"Questo episodio rappresenta una ferita ancora più grave perché mina alla base uno dei pilastri della nostra società, la terza età - ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno - Chiedo che le punizioni per questi delinquenti in erba siano le più severe possibili". "I tre bulletti da strapazzo - suggerisce Luigi Camilloni, presidente dell'Osservatorio Sociale - dovrebbero meditare sulla parola "rispetto" per gli anziani non in riformatorio, bensì facendo loro svolgere dei servizi civili quali ad esempio la pulizia dei servizi igienici in qualche ospedale geriatrico".
Ieri in serata anche i due adolescenti dell'Aquila responsabili del pestaggio ai coetanei sono stati rintracciati dagli agenti della squadra mobile e denunciati per lesioni aggravate. Una vendetta per uno sgarro subìto la scorsa settimana, sarebbe all'origine del pestaggio.
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