Da Corriere.it
da Corriere.it
MONACO DI BAVIERA - Le sorelle Williams, Maria Sharapova e un tempo anche Monica Seles: sul campo sono le migliori - tuttavia, detengono anche il primato di urlatrici. A ogni colpo un gemito; per molte è un riflesso automatico, per altre serve a darsi la carica. Lo scettro di urlatrice spetta alla Sharapova. Mai nessuno, tra le donne, fa tanto chiasso in campo come la 21enne. Già, perché la russa raggiunge anche i 100 decibel, che corrisponde al rumore di un piccolo aeroplano in fase d'atterraggio.
NESSUN VANTAGGIO - Non c'è da stupirsi quindi, se questi toni possono in qualche modo irritare i più pudici. Come per esempio Boris Becker. Secondo l'ex numero uno del mondo andrebbero proibiti. «Quando vedo Maria Sharapova o Serena Williams non riesco a capirle - ha detto Becker -. C'è qualcosa di sessuale ed uno finisce per pensare che non è sano perché si rovinano le corde vocali. Tutto questo non può andare avanti così. Bisogna finirla, vietiamoli», sentenzia un turbato Becker in un'intervista al magazine tedesco "GQ Gentlemen's Quarterly". «Tutto ciò non porta a nessun reale vantaggio sportivo», spiega inoltre il tre volte vincitore di Wimbledon. Della stessa opinione, qualche anno fa, si è detto Alan Mills, mitico giudice arbitro di Wimbledon: «Oggigiorno nei campi di tennis si urla come mai prima».
Io aggiungo Non si tratta però di urletti senza motivo. La scorrettissima siberiana li fa anche per disturbare l'avversaria e non far sentire il momento dell'impatto della racchetta sulla palla. Andrebbero vietati, ma ormai è la Nike che decide nel tennis come in altri sport.
Nessun commento:
Posta un commento