Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
mercoledì, giugno 25, 2008
Un "cazzaro" in galera
Questa è la storia di un truffatore come ce ne sono tanti che è stato beccato negli Stati Uniti. Si farà del carcere, non come sarebbe accaduto se lo avessero preso in quella repubblica delle banane che è l'Italia di Berlusconi.
Mario Calabresi per la Repubblica
Dopo cinque anni di lussi, feste, aerei privati, panfili, amicizie potenti e un amore hollywoodiano, la favola americana di Raffaello Follieri, nato 29 anni fa a San Giovanni Rotondo - il paese dove è sepolto Padre Pio - si è conclusa ieri quando l´Fbi lo ha portato in manette nel Tribunale federale di Manhattan.
Incriminato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, trasferimento illecito di denaro e riciclaggio, il ragazzo italiano che aveva fatto credere a New York e ai Clinton di essere il direttore finanziario del Vaticano ora rischia 225 anni di prigione. Per la libertà condizionata, il giudica ha fissato una cauzione di 21 milioni di dollari.
È una storia che ha tutti le caratteristiche classiche e che ricorda i film in cui Totò cercava di vendere agli americani la Fontana di Trevi: in questo caso però non si trattava di beni antichi ma delle proprietà della Chiesa cattolica negli Stati Uniti di cui Follieri millantava di essere il rappresentante. E non stupisce che il primo ad avere sospetti sia stato proprio un italoamericano: Andrew Cuomo, procuratore generale di New York, che da mesi lo aveva messo nel mirino.
Da cinque anni il jet set di Manhattan si era abituato alla presenza di questo ragazzo belloccio, fidanzato con l´attrice Anne Hathaway - 24 anni, famosa per essere stata la protagonista del film «Il diavolo veste Prada» - che faceva una vita da nababbo. Appartamento alla Trump Tower sulla Quinta Strada, 37mila dollari d´affitto al mese; ufficio su Park Avenue; vacanze e viaggi con l´aereo privato; un uomo di scorta sempre alle sue spalle; uno yacht di 40 metri ai Caraibi; un appartamento di 750 metri quadrati, che si sviluppava tra il 46esimo e 47esimo piano, comprato all´Olympic Tower, il palazzo costruito da Onassis accanto alla cattedrale di St. Patrick e con vista su Central Park; un tenore di vita incredibile, perfino il lusso delle visite a domicilio di un dottore londinese le cui trasferte a New York costavano ben 30 mila dollari l´una.
A costruire questa favola Follieri ci era riuscito sostenendo di essere in America per incarico del cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato della Santa Sede dal 1991 al 2006, e facendosi accompagnare dal giovane nipote dell´alto prelato, l´ingegnere Andrea Sodano. Millantando il legame con il Vaticano, Follieri sosteneva di essere in grado di acquistare, ad un prezzo di favore, gli immobili che alcune diocesi Usa erano state costrette a mettere in vendita per pagare gli indennizzi dovuti allo scandalo dei preti pedofili.
Chi entrava nel suo ufficio restava colpito prima di tutto dalla foto di Raffaello e della fidanzata con Papa Giovanni Paolo II, l´Fbi invece è stata più impressionata dal fatto che avesse negli armadi molti abiti talari, vesti cardinalizie, che servivano a far fare il salto di qualità a due monsignori da lui stipendiati che si portava dietro ogni volta che doveva trattare un affare. Nelle carte dell´Fbi si racconta anche che aveva pagato un impiegato amministrativo del Vaticano per avere informazioni, contatti, numeri telefonici di alti esponenti delle gerarchie ecclesiatiche e per poter organizzare visite private nei giardini e ai musei vaticani per i suoi ospiti, così da impressionarli del suo potere.
Grazie a questa messa in scena aveva stretto un rapporto con Douglas Band, un collaboratore di Bill Clinton, e con il suo aiuto aveva avvicinato molti dei facoltosi amici dell´ex presidente, a partire dal miliardario californiano Ronald Burkle. È a lui che avrebbe proposto l´acquisto di proprietà della Chiesa a prezzo stracciato, ottenendo un investimento di 55 milioni di dollari, finiti però nelle tasche di Follieri, per finanziare la sua vita principesca. Ai Clinton aveva promesso grandi donazioni - mai arrivate - alla fondazione di Bill e il voto di molti cattolici per Hillary.
Per un lungo tempo raccontò che grazie ai suoi contatti vaticani era in grado di comprare proprietà immobiliari della Chiesa in disuso per lanciarle sul mercato, ma quando si cominciò a capire che non era vero cambiò cavallo e prima disse che stava per comprare una rete televisiva cattolica, poi di aver avuto il mandato da una delle organizzazioni finanziarie della Chiesa di vendere l´oro, infine si presentava come direttore finanziario del Vaticano.
Ora il castello di menzogne è crollato. Nel documento dell´Fbi si racconta che un giornalista «di una ben nota testata italiana» ha aiutato Follieri a «organizzare incontri con personalità a Roma» e che sarebbe stato suo ospite nell´appartamento newyorkese. Del reporter non si conosce il nome, così come sono ancora senza volto i due «monsignori». Per lungo tempo Follieri sembrava godere di legami ad altissimo livello, tanto che lo scorso anno ebbe ospite a cena l´allora ministro degli Esteri Massimo D´Alema.
La prima a rendersi conto che la favola era finita è stata, con incredibile tempismo, la fidanzata. Due settimane fa erano ancora insieme alle sfilate a New York, ma Anne Hathaway lo ha lasciato nel weekend tra il 14 e il 15 giugno, alla vigilia della serata di lancio del suo ultimo film, «Get smart», e prima di diventare la testimonial del nuovo profumo di Lancome. Lei aveva capito che l´aria era davvero cambiata quando si era accorta che lui aveva smesso di pagare l´affitto alla Trump Tower.
Molti lo ricordano due anni fa al gala della Niaf (National Italian American Foundation) dove venne premiato per motivi umanitari - grazie alla sua fondazione che prometteva di vaccinare bambini latinoamericani - seduto al tavolo insieme al padre, alla madre, alla fidanzata e a due cardinali, di cui nessuno però ricorda i nomi.
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