Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
martedì, giugno 24, 2008
Titanic
da repubblica.it
ROMA - Via libera del Senato al decreto sicurezza. L'Aula di Palazzo Madama approva il testo che stabilisce l'uso dell'esercito nelle città e contiene la contestata norma "salva-premier" (166 voti favorevoli, 123 contrari e 1 astrenuto). Quell'emendamento che prevede il blocco dei processi per i reati che non creano allarme sociale commessi fino al giugno 2002, tra cui quello Mills in cui è imputato il premier Silvio Berlusconi, per dare priorità a quelli per fatti gravi e gravissimi e in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. L'Udc, l'Idv e Pd hanno votato contro. "Siamo contrari all'aggravante di clandestinità e alla norma che sospende i processi. Ritiratela da questo decreto. Non è questione di antiberlusconismo, il dialogo deve avere principi e regole condivisi" dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo dei Democratici. L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che non ha partecipato al voto, attacca "quelle lobby politico-eversive che sono l'Associazione nazionale magistrati e il Consiglio superiore della magistratura". Rivendica l'approvazione del decreto Maurizio Gasparri: "Votiamo con orgoglio un provvedimento che dà più sicurezza gli italiani e più trasparenza alla giustizia" dice il capogruppo del Pdl. Di tutt'altro avviso il partito di Antonio Di Pietro i cui senatori parlano di un ritorno della P2, alzano cartelli con su scritto "E' tornato il caimano". Il testo passa ora passa all'esame della Camera.
Castelli: "Sì alla tregua". "Rinunciare all'emendamento blocca-processi per avere una tregua subito". L'ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli accoglie così la proposta dell'Anm che mira a stoppare il duro scontro con il governo sull'emendamento "salva-premier" ("no alle sospensioni, sì all'immunità" dice il presidente Cascini a Repubblica). Un'apertura che resta isolata. E così, dopo il voto, Castelli getta la spugna: "La mia era solo una proposta di buon senso, mi sembrava che potesse essere utile per svelenire il clima. Ma mi pare che non sia andata". E la stessa Anm precisa: "Espressioni come offerta di tregua al governo o ad altri ordini dello stato non appartengono al lessico della associazione che non si pone in contrapposizione a nessuna altra istituzione".
Alfano. Dal suo canto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, annuncia che sarà portato al prossimo cdm l'annunciato disegno di legge sulla "sospensione dei processi per le più alte cariche dello Stato. "Le legittime polemiche non blocchino il processo riformatore, che in questa legislatura ha concrete chances di realizzazione" dice il Guardasigilli.
Csm: E' possibile che giovedì dal Csm arrivi la prima risposta alle accuse che Berlusconi, ha rivolto ai giudici milanesi del processo Mills. Per quel giorno infatti la prima commissione potrebbe votare il testo della risoluzione 'a tutela' delle toghe. "E' possibile ma non sicuro", si limita a dire il presidente Antonio Patrono, togato di Magistratura Indipendente. E anche la Commissione internazione dei giuristi si fa sentire, chiedendo al governo "di mettere fine alle interferenze nei confronti dell'indipendenza della magistratura".
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