mercoledì, maggio 06, 2009

Il primo che si permette

...di criticare la mia Colombia (paese mafioso, narcotrafficante etc etc) pensi anche che queste cose sono successe in Italia, a Roma, NON a Bogotà. E ci pensi bene quando andrà a votare.

Fonte Repubblica

Class action, un emendamento ne cancella la retroattività
ROMA - La retroattività scomparirà dalla normativa sulla class action. Ad annunciarlo è stato Antonio Paravia, relatore del disegno di legge sullo sviluppo all'esame del Senato in cui sono contenute le misure sull'azione risarcitoria collettiva. La retroattività sarà cancellata con "un emendamento a firma Alberto Balboni", ha spiegato, "contenuto in un nuovo fascicolo che arriverà in giornata". L'aula di palazzo Madama inizierà a votare gli emendamenti a partire dalle 16.30. La norma inserita nel testo del Ddl in commissione Industria stabiliva la retroattività per gli illeciti commessi a partire dal primo luglio 2008. Con l'emendamento della maggioranza si cancellerebbe anche questa breve retroattività.


2) Fiducia sul DDL Sicurezza

Il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sul disegno di legge sicurezza, all'esame della Camera. "I tre emendamenti sono pronti e sono già al vaglio degli uffici della Camera e del Presidente per l'ammissibilità, ora nulla osta a che si ponga oggi la questione di fiducia e possa votare da domani pomeriggio" ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un vertice di maggioranza sul ddl sicurezza. Ancora però non c'è nessuna decisione da parte della maggioranza per votare da domani. La decisione fa seguito alle pressioni del titolare del Viminale, che ieri aveva accettato di abolire la norma sulla scuola dell'obbligo vietata ai figli dei clandestini, contestata tra gli altri dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

La decisione di mettere la fiducia è stata contestata da diversi esponenti dell'opposizione. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, attacca duramente il governo: "Con le norme contenute nel ddl sicurezza la destra vuole tornare alle leggi razziali". Un riferimento diretto ad alcune norme del ddl, a partire dall'introduzione del reato di immigrazione clandestina. In particolare, il leader Pd ha messo in guardia dal rischio che le norme sui 'presidi-spia', "uscite dalla porta possono rientrare dalla finestra". E ricorda: "C'è già stato un tempo in Italia in cui i bambini venivano cacciati dalle scuole per la loro religione. E' immorale usare strumentalmente la legittima domanda di sicurezza per tornare 70 anni dopo alle leggi razziali nel nostro Paese".

Per il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, le fiducie sui disegni di legge su sicurezza e intercettazioni sono "un vergognoso tentativo di regime, per far passare leggi ignobili". Per l'ex magistrato i provvedimenti sono anche da bocciare nel merito perchè "non viene messo un euro per la sicurezza, mentre i poliziotti rincorrono i delinquenti mettendo la benzina coi propri risparmi".

Il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha replicato che "non c'è alcuna ferita alla Costituzione", e che "sono state recepite alcune richieste di modifica e il provvedimento è stato sistemato in tre filoni: immigrazione, sicurezza e criminalità", e pertanto si vuole procedere "ad una sollecita approvazione".

E lo stesso ministro Maroni ha spiegato così il voto di fiducia: "Si pone fine ad una vicenda contorta: c'è una ritrovata compattezza di governo e maggioranza. La fiducia è lo strumento migliore per evitare rischi". Così, ha spiegato, ci sarà l'approvazione del ddl "senza rischi e possibilità di modifiche attraverso imboscate".

Maggioranza va sotto. La maggioranza, votando a Montecitorio un emendamento del decreto sicurezza per la ratifica del trattato di Prum (che istituisce la banca dati del Dna), è andata sotto: 229 no, contro 224 sì. Dall'opposizione spiegano che la maggioranza contava su 222 deputati, quindi avrebbe avuto 7 franchi tiratori.

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