Chi è Maria Cristina Morelli, l'avvocato scelto da Veronica Lario nella causa di divorzio con Berlusconi
pubblicato da Luca Landoni – orientamento politico:
Sarà Maria Cristina Morelli, avvocato di Soresina (Cremona), 48 anni, a rappresentare Veronica Lario nella causa di divorzio contro il marito Silvio Berlusconi. La “Signora”, come l’aveva poco elegantemente chiamata il Cavaliere nei giorni scorsi accusandola di essersi fatta ingannare dalla sinistra, aveva parlato di lei descrivendola come “una persona di cui finalmente mi posso fidare”, e va detto che ha probabilmente centrato l’obiettivo.
La Morelli avrà anche un passato lontano dai riflettori, ma è già assurta alle cronache per aver assistito Beppino Englaro nella prima fase della sua causa, suggerendogli tra l’altro di divenire tutore della figlia Eluana. Mossa che si sarebbe poi rivelata fondamentale per il successo della causa stessa.
Specializzata in bioetica e membro della Consulta di Bioetica stessa, la Morelli è nome noto tra gli appassionati del tema, come ben sapranno gli ascoltatori di Radio Radicale. Quello che può stupire semmai è che abbia accettato di occuparsi di tutt’altro; ma se è vero, come molto giornali riportano, che fu accanto a Veronica anche in occasione della famosa lettera al marito del 2007, è possibile che l’attuale azione fosse già stata pianificata al tempo.
Maria Cristina sa che dovrà affrontare uno scontro duro, che la vedrà probabilmente opposta allo studio dell’avvocato Ghidini, ma sembra il tipo giusto per la battaglia che l’attende. Appassionata di fantascienza, sempre in connessione coi temi del futuro dell’umanità (celebre la sua citazione di Ubik di Philip Dick - l’autore di Blade Runner - a margine di un articolo sui temi dell’eutanasia apparso su Bioetica nel 2001) la Morelli è da sempre schierata sulla linea di Veronesi in ossequio all’articolo 32 della Costituzione.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Questo con attinenza al recente dibattito sul testamento biologico. Per quanto riguarda il presente, ovvero la causa Lario-Berlusconi, chiudiamo con una citazione che racchiude il pensiero etico di Maria Cristina Morelli. Un vero manifesto ideologico, inteso nel senso migliore e umanistico del termine, che ci aiuta a capire il carattere della persona.
Oggi che i continui progressi in ambito medico consentono, per molte patologie, scelte terapeutiche diversificate con esiti differenti rispetto alla qualità e quantità della vita, rimettere al centro, e per tutti, la corretta informazione del paziente, la libertà di scelta di accettare o rifiutare le terapie, nonché la dignità dell’uomo, anziché le fenomenologie scientifiche interessanti solo sul piano statistico, assume un significato fondamentale. E’ strutturale alla natura umana il senso del limite così come la continua tensione verso il suo superamento; tra i molti limiti che l’uomo incontra, nello svolgimento della propria vita, quello fondamentale è senz’altro rappresentato dalla durata della stessa. Allo stesso tempo l’uomo deve potere essere libero di autodeterminarsi e di scegliere tra la durata della vita e la propria dignità, strettamente connessa alla qualità della medesima. Non sarà certo per il prestigio di qualche scienziato che l’uomo dovrà superare il limite della propria dignità per vincere a oltranza quello della durata della vita. Tutti devono essere liberi di scegliere, scienza permettendo, tra l’una e l’altra e mi sembra che la Commissione Ministeriale, autrice del documento in esame, abbia voluto ribadire le possibilità offerte dall’ordinamento per la salvaguardia di questa libertà.
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