Querela. Preoccupante o semplicemente ridicola, la minaccia del buon padre di Noemi Letizia, Elio. Non esiste nessun punto dell'intervista in cui l'ex fidanzato offenda Noemi. Se l'Italia fosse un paese serio, con un minimo di certezza del diritto, i signor Elio Letizia verrebbe a trovarsi in seri guai, soprattutto economici, se perdesse la causa. Certo, un messo comunale che, secondo la stampa, aveva preso a mandare la figlia a scuola con l'autista è probabile abbia modo di arrotondare lo stipendio. Beato lui.
Resta solo una sensazione di disgusto, di quelle che procedono il vomito, per quello che l'Italietta di oggi è stata capace di diventare. Ancora un grazie ai valorosi uomini della sinistra che si sono voltati dall'altra parte quando tutto questo oteva ancora essere fermato. E non citate più Berlinguer, stronzi!
Lo stralcio di Repubblica.
E intanto Benedetto Elio Letizia, padre di Noemi, annuncia, in un comunicato dettato all'agenzia Ansa dal suo legale, l'avvocato Giulio Costanzo, la decisione di querelare Repubblica e Gino Flaminio. Secondo Letizia, "il racconto reso dal signor Flaminio, apparso oggi sul quotidiano la Repubblica e relativo a mia figlia Noemi, è gravemente diffamatorio, perché le attribuisce cose mai fatte nè dette nè pensate. Ciò che si legge è un nuovo momento di mera notorietà che il quotidiano la Repubblica, strumentalizzando, ha voluto concedere al signor Flaminio, a danno nuovamente dell'immagine di mia figlia Noemi".
"Ovvio - conclude Letizia - che il signor Flaminio, nonché il quotidiano la Repubblica, dovranno rispondere di tutto in tribunale. Abbiamo già chiesto, infatti, ai nostri legali di redigere e sporgere querela. Naturalmente saranno chiamati a rispondere anche tutti coloro che dovessero riprendere in tutto o in parte questa incredibile narrazione".
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