mercoledì, dicembre 14, 2005

Un bravo al compagno Schröder


Da el Pais

L’ex cancelliere federale tedesco Gerhard Schröder ha governato per sette anni con un bilancio che senza essere brillante può comunque essere considerato dignitoso. Persino i suoi rivali, come il suo successore Angela Merkel, gli hanno riconosciuto il merito di aver sviluppato proposte importanti per il paese. Per questo è incomprensibile e triste che Schröder metta tutto in gioco, il rispetto e il riconoscimento generale acquisiti durante una lunga carriera politica per assumere un incarico nell’industria privata che ha suscitato uno scandalo.
Non c’è bisogno di rifarsi ai codici di condotta e sobrietà di Federico il Grande di Prussia per capire che appena due settimane dopo aver lasciato l’incarico di cancelliere tedesco non sarebbe opportuno ad esempio assumere un ruolo molto ben remunerato in una casa editrice svizzera che gioca un ruolo importante nel panorama mediatico tedesco. Altri hanno avuto simili atteggiamenti in passato, ma quello che ha davvero sconvolto i tedeschi, ivi compreso il suo ex partito è stato che l’ex cancelliere è stato nominato presidente del consiglio di vigilanza del consorzio russo-tedesco NEGP, che sta costruendo e sfrutterà il gasdotto che collega i due paesi. Detto gasdotto è di proprietà di Gaszprom (51%) e in esso vi partecipano due compagnie tedesche il 24,5% sono di (Eon e BASF), questo è il risultato di un accordo molto criticato qualche tempo fa fra Schröder allora cancelliere e il presidente russo, Vladimir Putin. L’installazione que inizialmente avrebbe dovuto essere terrestre e passare attraverso paesi baltici e Polonia, diventò per iniziativa dei due politici, sottomarinaper marginalizzare il ruolo che avrebbero avuto questi stati un fatto che è stato considerato pregiudizievole per paesi baltici e Polonia.
Il fatto che non sia nemmeno passato un mese da quando, in qualità di cancelliere (ruolo che aveva permesso la realizzazione di questo megaprogetto) Schröder annunci di assumere la presidenza del consorzio che questo megaprogetto contolla la dice lunga sulla sensibilità dell’ex capo di Governo. Nessuno si aspetta che Schröder faccia la fame, però nessuno crede in Germania e fuori che per evitarlo Schröder avrebbe dovuto convertirsi in un impiegato di lusso di un consorzio dominato da una impresa pubblica del molto poco trasparente stato di Vladimir Putin.

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