sabato, aprile 22, 2006

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...perché sempre più spesso mi vergogno del mio Paese...(di questo signore foto in internet non ce ne sono)

da Repubblica.it

Le alchimie dell'attuale legge elettorale portano a Montecitorio un consigliere
comunale di Narni, candidato nell'Udeur. E in Umbria in tanti lo invidiano...
Lo strano caso di Capotosti Gino eletto alla Camera con tremila voti
Il trentenne praticante avvocato passerà alla storia come il parlamentare col minor numero di suffragi

ROMA - Il suo nome è Gino Capotosti, e passerà alla storia come il parlamentare eletto, ma meno votato, della storia repubblicana. Trentenne umbro, praticante avvocato, onorevole da pochi giorni, il deputato vanta infatti un record assoluto: varcherà una delle Camere legislative con appena 3.366 suffragi, rastrellati grazie alla lista dell'Udeur in Umbria.

Con questo esiguo pacchetto di voti, Capotosti lascia così il suo posto da consigliere comunale a Narni e approda al più prestigioso palazzo di Montecitorio. Il "miracolo" - non esitano a definirlo così gli sbigottiti politici umbri del centrosinistra - è conseguenza diretta degli arzigogolati meccanismi della legge elettorale.

E dunque il mix tra l'astruso calcolo dei resti e il premio di maggioranza ha finito infatti col premiare proprio lui, Capotosti Gino, capolista del partito di Clemente Mastella in Umbria. A dispetto di altri partiti e di altri candidati, che restano a casa pur potendo vantare un numero di voti di gran lunga maggiore. Restando nella regione, ad esempio, con il decuplo degli elettori (46.521) Rifondazione strappa un solo parlamentare.

Ma c'è ancora un altro numero che la dice lunga sull'esiguità dei voti presi dall'aspirante avvocato: alle amministrative di Narni del 2002 Capotosti aveva sommato, su 14 mila elettori, solo 142 preferenze, riuscendo a entrare in Consiglio per un soffio; il 9 e il 10 aprile, sempre a Narni, ha preso praticamente lo stesso numero di voti (144) che però hanno oggi un peso incredibilmente maggiore.

Il primo a essersi meravigliato di questa elezione comunque è stato proprio lui. I colleghi di partito raccontano che la notte del 10 aprile, quando nemmeno lontanamente pensava di avercela fatta, si dichiarava soddisfatto di questa sua prima esperienza nazionale, rammaricandosi però di aver preso un migliaio di voti in meno della Lega Nord, che in umbria è poco più di una Cenerentola.

Poi, invece, la grande sorpresa: quei 3.366 voti forse non avanzavano ma sicuramente bastavano. E così il neodeputato ha subito garantito, in una dichiarazione ai giornali locali, "una particolare attenzione al ternano e l'impegno di portare il Parlamento in Umbria".

Con questo percorso, non sorprende che su Capotosti Gino girino ora, tra i politici della regione verde, un sacco di malignità. Si dice che la gente voglia toccare il "miracolato" per strada sperando di intercettare un po' della sua fortuna. Si dice che il segretario dell'Udeur di Terni, Paolo Fabbri, si stia mangiando le mani da giorni e giorni: aveva piazzato Capotosti in testa di lista solo per far numero, e invece se lo ritrova deputato mentre lui rimane a far politica locale. Si dice infine che tanti rinfaccino al neo onorevole una assoluta assenza di curriculum.

Di lui in effetti, a livello nazionale, si era parlato solo una volta - e indirettamente - quando Piero Alberto Capotosti, ex presidente della corte costituzionale, era stato costretto a fare un comunicato per dire che non era lui il Capotosti candidato per l'Unione. E anche a Narni, a parte un cambio di casacca che l'ha portato nel dicembre 2005 dalla Margherita all'Udeur, pare che non si sia fatto granché notare.

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