sabato, ottobre 07, 2006

Sul caso Betulla


Massimo Alberizzi dixit, o meglio, scrissit.

Caro Franco,

ti scrivo dal Sudan. Sono nel sud, in un posto devastato che si chiama Juba, dove la guerra è finita, e andrò nel Darfur, dove la guerra invece continua.

In Darfur un paio di mesi fa è stato arrestato un mio amico, Paul Salopek, del Chicago Tribune, due volte premio Pulitzer. Io e Paul abbiamo lavorato assieme in Eritrea e nel 2004 in Sudan, proprio in Darfur dove il conflitto era appena cominciato. Eravamo entrati clandestini, cioè senza visto, in Sudan assieme ai guerriglieri che combattevano e combattono in Darfur.

Paul ha ritentato la stessa strada quest’estate ed è stato arrestato. Ovviamente è stato accusato di spionaggio.

Invece non è una spia ma un giornalista. E’ stato rilasciato perché ha potuto convincere, anche attraverso i buoni uffici di un governatore suo amico che è andato a parlare con il presidente sudanese, che tra spionaggio e giornalismo c’è incompatibilità e antagonismo. E che non ci sono giornalisti americani nel libro paga della CIA. Il presidente sudanese gli ha creduto e ha rilasciato Paul.

La legge americana, come per altro quella italiana, vieta alle agenzie di spionaggio di reclutare giornalisti.

Ebbene se mi dovessero arrestare per spionaggio ora glielo vai a spiegare tu ai servizi di sicurezza sudanesi che da noi non ci sono giornalisti spie? Che non ci sono colleghi al soldo del SISMI. Per favore non dirgli che sì, ce n’era uno ma è stato sospeso per un anno e che una volta finita la pena potrà tornare a fare ancora il giornalista? Altrimenti quelli non mi lasceranno andare via mai più e saranno convinti che effettivamente io sono una spia.

Renato Farina si è macchiata di una colpa gravissima, molto più grave di quella per cui fu radiato Osvaldo de Paolini, accusato di insider traiding. (mi domando poi perché per Osvaldo de Paolini non valga “il diritto come tutti i cittadini a un trattamento improntato a umanità e tendente alla sua rieducazione”).

Con il suo comportamento scellerato Farina ha messo in pericolo la vita di decine di colleghi che ogni giorno, nello svolgimento del loro lavoro, rischiano di essere accusati di spionaggio. E il prestigio e l’autorevolezza di un’intera categoria.

Tu parli di gogna mediatica, ma, scusami, non è francamente nulla rispetto alle conseguenze nefaste provocate dal suo comportamento. Sono spiacente ma non mi convinci!

Nella organizzazione di cui tu sei presidente, l’Ordine, non c’e spazio per tutti e due: o me o lui!

Con un cordiale saluto sperando che ti renda conto del grosso guaio che è stato combinato

Massimo A. Alberizzi
Consigliere Nazionale FNSI
Senza Bavaglio


Io mi trovo d'accordo. Questo Alberizzi mi pare persona seria (non lo conosco), ma forse per capire la sua indignazione ogni tanto bisognerebbe alzare il culo dalla sedia e fare davvero i giornalisti (e per carità non dico che Farina non lo abbia, mai fatto) . Divertirsi a fare lo 007 de' noantri però mi sembra semplicemente ridicolo (anche Giuliano Ferrara fece outing tempo fa). Sono questi signori che poi ci sputtanano in giro per il mondo creandoci (magari senza saperlo) dei problemi.

4 commenti:

Pentma ha detto...

di servizio... anche per queste cose, Selene mi raccomando stai attenta a marzo....

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie