Fonte: Corriere
Fini e la querela del pm Woodcock. «Non utilizzerò il Lodo Alfano»
La Bongiorno, avvocato del presidente della Camera, ha presentato istanza di rinuncia. E il magistrato ritira tutto
Il presidente della Camera Gianfranco Fini (Eidon)
ROMA - Il presidente della Camera Gianfranco Fini rinuncia al «Lodo Alfano» (la legge che prevede l'immunità per le 4 principali cariche dello Stato, la cui costituzionalità sarà al vaglio nei prossimi giorni da parte della Consulta) in riferimento ad un procedimento nei suoi confronti, che nasce da una querela dal magistrato Henry John Woodcock per le parole pronunciate dall'ex leader di An a «Porta a Porta» sull'ex pm di Potenza.
L'ANNUNCIO - È stata Giulia Bongiorno, deputata del Pdl e avvocato del presidente della Camera, in una dichiarazione al quotidiano «Il Fatto», a depositare l'istanza di rinuncia al Lodo da parte di Fini su questo fatto specifico. Sulla base d questa istanza, sarebbe già arrivata alla giunta delle autorizzazioni a procedere della Camera la richiesta da parte della procura competente per questo caso. Dopo aver appreso che Fini ha rinunciato al lodo Alfano, lo stesso Woodcock ha però deciso di rimettere la querela nei confronti del presidente della Camera. Lo ha annunciato il magistrato all'Ansa.
LE FRASI - La querela per diffamazione presentata da Woodcock (ora in servizio a Napoli) si riferisce ad alcune dichiarazioni fatte da Fini, nel giugno 2006, durante la trasmissione televisiva «Porta a Porta». Parlando di intercettazioni telefoniche, in riferimento all'inchiesta «Vallettopoli», in cui era coinvolto il suo portavoce, Salvo Sottile (poi condannato in primo grado a otto mesi di reclusione per peculato d'uso), Fini disse che Woodcock era «noto per una certa fantasia investigativa, chiamiamola così». Poco dopo lo definì «personaggio verso il quale il Csm avrebbe già da tempo dovuto prendere provvedimenti». Più avanti, replicando all'on. Francesco Rutelli, Fini definì il magistrato potentino «un signore che in un Paese serio avrebbe già cambiato mestiere».
6 commenti:
Persona seria ma non troppo! In un Paese serio un politico non si permetterebbe di gettare discredito su un magistrato (che tra l'altro ha dimostrato di non essersi inventato niente). E se lo facesse un elettorato serio lo caccerebbe a calci nel sedere.
Diciamo piuttosto che nel desolante panorama di questi anni un mediocre come Fini fa bella figura!
Mi scuso se sono stato poco chiaro. Non voglio far di tutta l'erba un fascio, ma biogna avere il coraggio di dire che ci sono dei criminali o quantomeno collusi anche nel PD.
good start
Si, probabilmente lo e
Si, probabilmente lo e
quello che stavo cercando, grazie
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