COMPAGNO CIRIACO
Sebastiano Messina per La Repubblica
Al direttore di Liberazione, Piero Sansonetti, non è andata giù l´esclusione di Ciriaco De Mita dalle liste del Pd. Sansonetti rivela una insospettata stima per l´ex avversario. E´ vero, dice, «è stato un potente padrone della Democrazia cristiana», è stato «un uomo di gran potere», e ha «usato largamente il clientelismo di massa». Eppure aveva un suo pensiero forte, sia pure «contorto», e aveva un suo progetto, «che se ho capito bene più o meno era questo...».
Ora, Sansonetti si è convinto che De Mita sia stato escluso dalle liste solo perché «è un gran rompicoglioni». E dunque non ci sta: «La cosa un po´ mi indigna». Nobile e alto sentimento, l´indignazione per l´esclusione di un avversario (anche quando non si è certi di averlo capito bene). Ma questa è una di quelle rare volte in cui il direttore di un giornale comunista può riparare subito a tanta ingiustizia, e approfittare al volo del clamoroso errore del Pd: lo candidi lui, nelle liste di Bertinotti, il valoroso compagno Ciriaco.
L'inquieto Sansonetti
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