Quello che mi interessa di Silvio Berlusconi, è soprattutto il lato psicologico del personaggio. I suoi continui cambiamenti sono tali solo per chi non considera il cavaliere nel suo complesso. Io credo che lui sia persino convinto di dire la verità, non si rende conto di mentire. Fra le ultime uscite del nostro, la "moratoria" sull'aborto quando (lo scrive Travaglio se non è vero, cavaliere, quereli lui) sembra che la stessa signora B sia ricorsa all'interruzione di gravidanza.
L'ultima affermazione in ordine di tempo è stata: Intervista del Cavaliere a "Uno Mattina". Nuovo affondo a Casini: "Da lui solo personalismi". Male, male.
Evidentemente queste regole però (niente personalismi), valgono solo per gli altri, mica per lui. Infatti persino l'inno (pare) scelto dal PdL (il partito che costerà nuovi milioni di euro ai contribuenti italiani) si chiama: Meno male che Silvio c'è. Ovviamente questo non è culto della personalità. Ripresentarsi per la quinta volta come leader di una coalizione (perché questo è il PdL), non dare spazio a nessuna corrente nel partito..... e potremmo continuare, tutto questo cos'è? Una cosa del genere non farà effetto agli italiani perché si sono assuefatti, ma i miei amici stranieri che scorrono questo blog rimangono sempre più spesso senza parole. L'ultima affermazione che ho sentito in aeroporto è stata: "d'accordo si è fatto delle leggi per sé, ma forse adesso che è così ricco farà qualcosa per il Paese". Una frase del genere in Europa non si sentiva da tempo, ma paesi democraticamente acerbi come la furbissima Italia, sono da sempre alla ricerca dell'uomo forte.
Ascoltatelo:
Mi chiedo davvero fra tanti anni che cosa scriveranno i libri di storia di un Paese così....
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