sabato, dicembre 04, 2010

Okkio a Facebook


Caccia agli evasori su Facebook
sotto la lente del Fisco foto e status

Le foto delle vacanze. Quelle della macchina nuova. O magari l’ultimo regalo. il network diventa redditometro.A Bari al via ai controlli: "Internet nuova frontiera per valutare i contribuenti"

di GIULIANO FOSCHINI
Le foto delle vacanze. Quelle della macchina nuova. O magari l’ultimo regalo. Ecco, attenzione a pubblicarli su Facebook o su un qualsiasi altro social network. Il Fisco potrebbe accorgersi di voi. Da qualche tempo gli 007 dell’Agenzia delle Entrate hanno cominciato a lavorare a Bari, su indicazione della direzione nazionale, anche su tutti quei siti Internet nei quali gli utenti si scambiano informazioni e dati sensibili, primi tra tutti Facebook o Twitter. Il loro compito è quello di tenere gli occhi aperti per individuare particolari che metterebbero in luce comportamenti anomali di alcuni contribuenti.
Per esempio.

«Ci siamo accorti — racconta uno degli investigatori — che un imprenditore che da tempo tenevamo sotto controllo, perché dichiarava redditi vicini allo zero, raccontava con tanto di foto l’acquisto di una fuoriserie. Un accertamento non parte da lì ma certo ci può aiutare a capire molte cose». Il caso è soltanto uno ma presto diventeranno molti di più perché — come ha raccomandato il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera — la strada di Internet e dei social network può davvero essere la nuova frontiera contro l’evasione fiscale. Serve infatti a individuare il reale grado del redditometro. Ma un sito come Facebook può essere strategico anche per capire la vera residenza di chi, magari, ne ha una fittizia all’estero. Oppure la situazione sentimentale: continuano a essere tante le separazioni finte proprio per ingannare il fisco. Contemporaneamente gli uomini dell’Agenzia delle entrate tengono sotto controllo anche il sito di Ebay per capire chi acquista e chi vende. In questo caso, però, a interessare cono soprattutto i commercianti che per eludere il fisco organizzano vendite strutturate come fossero invece offerte occasionali.

Tutta questa mole di informazioni raccolta dagli agenti viene poi inserita in Perseo, un software creato dai tecnici dell’Agenzia proprio per scoprire facilmente il reddito dichiarato e il tenore di vita. Il programma permette di mettere in rete una serie di informazioni: il reddito viene paragonato per esempio alle automobili possedute, agli appartamenti, alle barche. Proprio in Puglia da tempo, per esempio, la Guardia di Finanza che lavora a braccetto con l’Agenzia delle entrate ha cominciato un lavoro capillare per “schedare” i proprietari delle macchine di grande cilindrata: ogni qual volta viene fermata un’automobile di lusso vengono presi i dati del proprietario e (nel caso, frequente, siano intestate a società charter) del guidatore e messo in relazione con il reddito dichiarato. A Barletta, la scorsa estate, un’azione del genere ha permesso alla Finanza di smascherare due imprenditori che avevano acquistato barche di lusso truffando allo Stato circa due milioni di euro. Mentre in questo momento Serpico ha sotto controllo spese e guadagni di 40 milioni di italiani.

Gli uomini del Fisco non sono i soli a usare Internet per le loro indagini. I carabinieri, proprio ieri, si sono infiltrati su Facebook per stanare un pregiudicato che doveva stare agli arresti domiciliari e invece contravveniva alle prescrizioni secondo le quali non poteva frequentare persone diverse dal proprio nucleo familiare: l’uomo invece chattava regolarmente con amici (altri pregiudicati) proprio su Facebook. La vicenda è accaduta a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. L’“evasore virtuale” si chiama Lucio Bisanti, detto Bambinella, e ha 37 anni. 

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