Pentma vuol dire pietra, ma questo blog è solo un sassolino, come ce ne sono tanti. Forse solo un po' più striato.
martedì, settembre 27, 2005
Colore, colori
La vita può essere grigia e noiosa. Per questo voglio postare le immagini di una mostra di Keith Haring a Milano.
Sono pazzo di quest uomo morto troppo presto, portato via da un male incurabile (almeno incurabile all'epoca). È stato il re dei graffiti. Girava armato di bombolette nella metropolitana di New York e cercava di non farsi beccare prima di terminare la sua opera. Pare che persino alcuni dei poliziotti che lo hanno più volte arrestato amassero le sue opere. Non dipingeva sui vagoni, ma solo negli spazi destinati alla pubblicità. Questa si, una scelta dirompente. È morto nel 1990, a 31 anni.
Cresciuto in una piccola cittadina conservatrice della Pennsylvania, il più vecchio di cinque figli, l'unico maschio, con il padre ingegnere e la madre casalinga, arriva a New York nel 1978 per frequentare la Scuola di Arti Visive. Nel 1982 si fa davvero conoscere con la sua prima personale a Soho nella galleria di Tony Shafrazi. Nel 1984, tante mostre personali a Tokyo, Napoli, Anversa, Londra, Colonia e altre due a New York. Dipinse tre murales in Australia, il negozio Fiorucci di Milano, un edificio a Tokyo e il corpo del ballerino Bill T. Jones a Londra.
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Notizie utili - The Keith Haring Show
dal 28 settembre al 29 gennaio 2006, Triennale
Viale Alemagna, 6, Milano
Orari: martedì-domenica, 10:30-20:30, chiuso lunedì
Ingresso: intero €8
Informazioni: tel. 02-724341
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