Una piccola storia. Discalica, ma estremamente esaustiva che non credo potrebbe verificarsi nel belpaese.
Madrid. Una signora trova nella buca delle lettere uno di quei fastidiosissimi volantini pubblicitari. Questa volta però c'è qualcosa di nuovo. Si tratta della pubblicità di una importante casa automobilistica (la ometto per umana pietà). La signora legge e vede che il prezzo per un'automobile che costa genralmente sui 45.000 euro è: 9000! Un affare. La signora in questione si reca al concessionario e pretende ovviamente di comprare la macchina. I commessi la sfottono un po' e poi le spiegano, con compatimento, come fanno sempre i commessi stronzi, che: "Un prezzo del genere è fuori del mercato, è un errore". La signora sorride. Ringrazia e se ne va. A casa? Nooo. La signora si dirige a un'entità che si chiama Istituto Regional de Arbitraje de Consumo (un'autorithy pubblica a cui possono rivolgersi i comsumatori). Il risultato? Il concessionario è stato condannnato a vendere l'auto al prezzo stampato sul volantino. La motivazione? L'importo pubblicizzato con dati erronei non era stato minimamente corretto ovvero non era stato distribuito un altro volantino con i nuovi dati (più vicini evidentemente ai prezzi del mercato) e nemmeno il concessionario aveva sentito l'obbligo di esporre un cartello dove si menzionava l'errore. Ve la immaginate una cosa simile in Italia? Io no.
Nella foto il titolare della concessionaria che apprende la notizia: è stato condannato a vendere l'auto a un prezzo irrisorio.
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