Un surfista si difende da uno squalo prendendolo a pugni. Forse quest uomo era un po' miope ("lo avevo scambiato per una foca"), ma come fare a non restare colpiti da uno così?
SYDNEY - Prendere a pugni uno squalo sembra esser il modo più sicuro per sopravvivere ad un attacco. Lo prova la vicenda Brad Satchell, un surfista australiano di 44 anni. L'uomo ieri era a 120 metri al largo della popolare spiaggia Scarborough a Perth, quando è stato attaccato da un piccolo squalo.
Il surfista - che è rimasto illeso - ha spiegato di aver scambiato in un primo tempo l'animale per una foca, poi, quando si è reso conto del pericolo, ha usato la sua tavola come scudo mentre il pescecane, lungo più di un metro, ha iniziato ad attaccarlo.
"Sono uscito dall'acqua, avevo solo i miei pugni e mi sono ricordato di quello che avevo letto una volta. Allora ho iniziato a colpire", ha detto Brad Satchell alla radio Australian Broadcasting Corp..
Un episodio simile è avvenuto all'inizio del mese. Il 4 settembre, un surfista di 40 anni, Jake Heron, è stato attaccato sotto gli occhi terrorizzati dei suoi due figli. L'uomo è stato morso ad un braccio e la sua tavola è stata distrutta da uno squalo di quattro metri, con cui ha lottato con calci e pugni.
In precedenza, ad agosto, un biologo marino è morto a causa dell'attacco di uno squalo durante un'immersione ad Adelaide. E' stato il secondo attacco fatale nella zona dal dicembre scorso.
In Australia il primo attacco documentato di uno squalo è avvenuto nel 1791. Ci sono stati oltre 630 attacchi durante i successivi 200 anni, i morti sono stati circa 190.
(Fonte: Repubblica.it)
PS Mi permetto di postare anche l'inquietante immagine di tale Totonno detto, per ovvie ragioni, "lo squalo". La foto l'ho trovata sul sito Cosentini in the World. Che fosse lui il malcapitato che incrociava nella acque australiane e che ha incontrato il cazzuto surfista?
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