venerdì, luglio 25, 2008

Il leghista Castelli? A lavorare...




Quando si parla di casta, di gente che non merita il posto dove si trova, e Roberto Castelli è uno di questi (si può dire oppure ci si becca una querela, ministro?), è esattamente questo. Se un ministro, esponente di un partititucolo separatista come la Lega, che prende i soldi restando dentro l'esecutivo di una nazione che disprezza, si PERMETTE di minacciare Verifiche per Ryanair se non ci saranno scuse ufficiali per una pubblicità di cattivo gusto, béh, il rapporto fra i cittadini e chi li rappresenta si è interrotto. Ma come si permette costui di minacciare verifiche per una pubblicità? Se ci sono irregolarità di Ryanair, caro Castelli, le verifiche si facciano automaticamente. Altrimenti si taccia e si vada a nascondere. Oppure, meglio ancora, il Castelli si dimetta e provi a campare con lo stipendio di ministro della Padania. Non arriverebbe a fine mese? Cazzi suoi. I soldi se li faccia dare pregando il dio Po.

da Corriere.it

Ryanair attacca Bossi per aiuti ad Alitalia Leghisti furiosi:«Mai più sui loro aerei»
Manifesto della compagnia con il gestaccio del senatùr Castelli:«Dirigenti si
scusino o faremo verifiche»
ROMA - Polemiche per l'ultima campagna pubblicitaria di Ryanair. La compagnia low-cost si è scagliata ancora una volta contro i presunti aiuti di stato ad Alitalia. Per farlo ha scelto di usare il leader leghista e ministro delle Riforme, Umberto Bossi. Il senatur è stato immortalato nell'home page italiana della compagnia mentre si scatena nell'ormai celebre gesto con il dito medio alzato contro l'inno italiano.

LEGA INDIGNATA - L'iniziativa pubblicitaria della compagnia aerea irlandese ha scatenato dure reazioni da parte della Lega. «Tutto immaginavo tranne che Ryanair fosse un partito politico - ha dichiarato Roberto Castelli. In qualità di Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti mi attiverò per capire se questa sorprendente presa di posizione sia compatibile con l'attività di operatore della compagnia negli aeroporti italiani». "Ora mi auguro che arrivino immediatamente le scuse dei dirigenti - sottolinea Castelli. In ogni caso certamente io non mi avvarrò dei servizi di Ryanair».

IDV, «ITALIA ZIMBELLO INTERNAZIONALE» - Di tutt'altro parere l'opposizione. Secondo Silvana Mura, deputata dell'Italia dei Valori, per colpa di Bossi a uscirne a pezzi è l'immagine dell'Italia. «Chi di dito medio ferisce, di dito medio perisce. Questo verrebbe da dire ai leghisti che ora si scandalizzano per la trovata pubblicitaria di Ryanair, peccato che a farne le spese sia l'immagine dell'Italia - sottolinea -. Quanto sta accadendo è in primo luogo colpa del Presidente del consiglio e della sua maggioranza che hanno considerato poco più che una fanfaronata il fatto che un ministro insultasse l'inno d'Italia». «Lo avevamo detto che in ballo c'era la dignità del nostro stato e questo fatto ci da ragione - ribadisce Mura -. Se il governo italiano è il primo che dimostra di non avere a cuore la dignità dei simboli che rappresentano la nazione è inevitabile che anche all'estero la dignità dell'Italia sia vilipesa come accade con la pubblicità della compagnia aerea irlandese. Un motivo questo per rinnovare un pressante invito al governo a venire a riferire urgentemente in parlamento sulla scandalosa vicenda del ministro Bossi, invito che fino ad oggi è stato clamorosamente ignorato».

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