Vladimir in un morigerato manifesto elettorale per PRC
Ho intervistato anni fa nella sua bella casa al Pigneto Vladimir Luxuria, all'epoca cuore del Muccassassina, uno degli happening più divertenti delle notti romane. Vivevo ancora in Italia. Il tipo mi piacque: persona di cultura, sveglio, divertente. In politica si è un po' guastato. Non so se la sua presenza all'Isola dei Famosi sia un male o meno (in fondo personaggio dello spettacolo Luxuria lo è sempre stato), ma il pezzo de Riformista stavolta è troppo divertente per non metterlo.
SE “LIBERAZIONE” CONFONDE LUXURIA CON LA CUCCARINI…
Luca Mastrantonio per “Il Riformista”
Ma non erano i berlusconiani i profeti della politica tutta nani e ballerine? Si stigmatizza un fare politica che è tutto microfoni e boutade, push up e silicone. E poi ci si ritrovo con un Cavallo di Troia dentro le proprie mura. (…) Luxuria ha detto che andrà sull'Isola dei famosi per rivendicare i diritti degli indios. Perfetto. Allora Briatore ha aperto il Billionaire per dare lavoro ai minatori sardi disoccupati, il Club med è una ong che lavora per migliorare le condizioni di vita sulle rive del Mediterraneo e via coglionando il mondo… Berlusconi è sceso in campo per salvare l'Italia dalla dittatura comunista, Massimo Moratti è stato messo alla guida dell'Inter per le sue doti di amministratore oculato e abile nei profitti.
Su Liberazione è scoppiato il caso, con decine e decine di lettere dei lettori che, giustamente, più che indignarsi hanno un conato di vomito per la scelta di Guadagno - nomen omen - che mentre il partito si spacca, si dà alla macchia politica in primo piano televisivo. (…) C'è chi dice che è il «punto massimo della tv spazzatura», ma forse è il punto massimo della politica spazzatura. Quella che si rinfaccia a Berlusconi ma il Cavaliere ha solo avuto la faccia tosta di sdoganare per primo. Alla fine, Luxuria si è dimostrato un politico fast-food, roba da “Drive in”. Solo l'esibizionismo e il più insignificante cinismo possono portare una persona che si è spacciata per politica, per impegnata, a rifugiarsi in un luogo non luogo, pieno di mucillagine umana. (…) Certo che se uno mette in fila gente come Guadagno e Caruso, capisce perché Bertinotti ha fatto questa fine. Eppure su Liberazione, Angela Azzaro sostiene che, forse, il «conflitto, quel conflitto tanto evocato, cercato, amato» può passare «anche attraverso la possibilità di entrare nelle case degli italiani e delle italiane». Sì, Scavolini. La casa degli italiani. Luxuria, cuccata da Bertinotti, come la Cuccarini. Ma la domanda è: quanto guadagna il Guadagno?
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