sabato, agosto 05, 2006

Compagnia canaglia



Come forse gli amici sanno, vivo fra la Francia e la Spagna. Alcuni mi hanno chiesto lumi sullo scandaloso evento occorso a Barcellona (Aeroporto del Prat) con gli impiegati dell'handling Iberia che una settimana fa sono scesi in pista (letteralmente) per manifestare. Cos'era successo? Iberia aveva perso la gara per gestire i servizi di terra che ha gestitosino ad ora quasi in regime di monopolio. A rischio 2500 posti di lavoro. Questo ha portato a una protesta, a un comportamento criminale non compreso da molti.

Come molto spesso accade è stato el Pais a spiegare di chi fossero le responsabilità. Traduco un illuminante commento del giornale. E' breve. Perché, per fare buon giornalismo, spesso non servono lunghissime articolesse.

Titolo: dopo il caos

La responsabilità attiva dei lavoratori di terra di Iberia (e passiva dei sindacati) che si sono ammutinati una settimana fa nell'aeroporto di Barcellona lasciando a terra oltre 100.000 persone è stata già sottolineata. Adesso le testimonianze di chi era deputato quel giorno al controllo aereo e il rapporto della polizia hanno dettagliatamente indicato i gravi rischi che hanno implicato questi comportamenti per la sicurezza aerea con decine di aerei che svolazzavano sullo spazio aereo senza poter atterrare.

La cosa ancora più strana però, è che neppure la direzione di Iberia, compagnia per cui lavoravano gli ammutinati, si sia sentita in dovere di fornire delle spiegazioni su decisione che si sono rivelate erronee e che hanno in qualche provocato la protesta. La offerta presentata da questa compagnia nella gara per assicurarsi "l'handling" del lavoro di terra (2000 persone impiegate) è arrivata quint su sette e, secondo diversi esperti, era chiaro che non poteva vincere. A questo errore di calcolo si aggiunga una pessima comunicazione con i lavoratori interessati perché, secondo i sindacati, è stato fatto credere a queste persone che con questa scelta erano condannate alla disoccupazione. Non si parlava ad esempio degli accordi del settore che prevedevano (e prevedono) di poter appaltare i contratti che la stessa Iberia aveva (e ha) la possibilità, di ricorrere all'autohandling (assistenza ai voli della propria compagnia con i propri impiegati). Questo equivale/va a mantenere il 75% degli effettivi.
Ci sono state anche errori nella forma nella maniera di portare avanti i negoziati senza informare e senza neppure dare uno spazzolino da denti a chi era rimasto a terra favorendo la sensazione di abbandono fra i suoi clienti.
Si è criticata anche l'inefficacia politico-sociale per costringere gli ammutinati ad abbandonare la pista. Si capisce quindi perché gli agenti di polizia si sono comportati con grande attenzione (sono stati criticati perché non sono intervenuti in maniera più dura) per il rischio obbiettivo non solo liberare la pista, ma anche di far tornare gli ammutinati ai loro posti. (...) Senza dimenticare la politica.

Qui spiego io. Questa pagliacciata (a mio avviso) dello Statut Catalano, su cui soprattutto alcuni politici (catalani) incapaci hnno costruito fior di carriere,
è stata messa dentro in questo sciopero. Nessuno voleva risolvere la questione e 100.000 persone sono state prese letteralmente in ostaggio. Quindi, a mio modersto e giornalistico avviso le responsabilità sono :
i politici catalani (soprattutto l'esecutivo)
Iberia e poi ovviamente gli scioperanti perché 2500 persone (più di quelle che rischiavano il posto di lavoro) non possono prendere in ostaggio 100.000 persone.

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