martedì, ottobre 19, 2010

Lodi retro-attivi

 Berlusconi SA ormai fare politica. Con che faccia Fini potrà dire di essere "il nuovo" dopo aver votato questa schifezza? Ma non poteva fare altro. Se si votasse adesso sarebbe spazzato via, anche se un sacco di parlamentari per non perdere la pensione sarebbero stati pronti a NON andare alle urne. Ma siccome nel parlamento italiano il migliore c'ha la rogna....

 Fonte Repubblica

 Lodo Alfano può essere retroattivo
Blitz della maggioranza in commissione

L'opposizione ha definito l'emendamento, presentato dal relatore Vizzini, "un mostro giuridico". Bersani: "E' una vergogna, faremo le barricate". Bongiorno conferma il via libera Fli:  "Non condivido le polemiche". Alfano incontra Fini: "Spirito costruttivo". Il presidente della Camera: "Riforma necessaria, ma no a norme inaccettabili". Casini: "Nessun veto, Italia è anomalia". Il Quirinale ribadisce "estraneità" alla discussione in corso alle Camere

ROMA - Approvato l'emendamento Vizzini che sospende i procedimenti contro le alte cariche dello Stato anche per i fatti precedenti l'elezione. Il via libera all'emendamento al Lodo Alfano è arrivato dalla commissione Affari costituzionali del Senato con 15 voti a favore e 7 contrari. Hanno votato a favore 13 senatori del Pdl e Lega più il senatore finiano Maurizio Saia e il senatore dell'Mpa. In base ad esso, "i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti


antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare".

L'approvazione dell'emendamento in questione segue il via libera della precedente proposta di modifica, sempre a firma di Vizzini, che la settimana scorsa aveva equiparato presidente della Repubblica e presidente del Consiglio nella tutela dello scudo, e inserito fatti e reati anche extra funzionali tra quelli suscettibili di copertura. I lavori della commissione proseguiranno domani e giovedì pomeriggio con l'esame ed il voto sugli emendamenti. Intanto il Quirinale ribadisce: la Presidenza della Repubblica è estranea alla discussione sulla riforma in corso alle Camere.

Il Pd: "Una vergogna, faremo le barricate". Insorge l'opposizione secondo la quale, con questo emendamento, si è creato un "mostro giuridico". Quanto alle modifiche, il segretario del Pd Pierluigi Bersani parla di "una vergogna": "Viaggiamo ai limiti dell'assurdo, è indecoroso e vergognoso pensare di procedere a un'assoluzione per via parlamentare. Faremo le barricate con tutte le forze che abbiamo". Duro Antonio Di Pietro: il vito dei finiani "smaschera il finto ritorno alla legalità di Fli". E continua: "Facciamo un ulteriore, estremo, appello al presidente Finiaffinché dica ai suoi di non cedere a questo che oggi sembra un ricatto o una compravendita. Alla Camera vogliamo guardare in faccia uno per uno gli esponenti di Fli".

I finiani: "Lo voteremo anche alla Camera". Ma i finiani confermano: ìanche a Montecitorio voteranno l'emendamento. "Non condivido le polemiche sulla retroattività del Lodo Alfano - dice Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera ed esponente di Fli - e infatti la sua finalità è quella di salvaguardare la serenità nello svolgimento delle funzioni da parte delle alte cariche dello Stato che, ovviamente, potrebbe essere compromessa nel caso in cui non venissero sospesi processi per fatti antecedenti all'assunzione della carica".

L'incontro con Alfano e i paletti di Fini. Giudizio sospeso sulla bozza di riforma della giustizia fino a che non sarà riempita di contenuti: i 'titoli' non bastano se poi verranno stravolti da emendamenti o norme che possono risultare "controverse o inaccettabili". Fini mette i suoi paletti alla riforma della giustizia che Alfano gli illustra in un'ora di colloquio a Montecitorio. E chiarisce che Fli è disponibile a discutere della riforma e anzi, considera "necessario" mettere mano al sistema della giustizia in Italia. Ma che ciò può avvenire solo se si verificheranno una serie di condizioni. In primo luogo, non deve essere messa in discussione l'indipendenza della magistratura: ed è per questo, spiega Fini, che ad esempio "l'auspicata separazione delle carriere andrà disciplinata in modo tale da non comportare alcuna ingerenza del potere esecutivo su quello giudiziario". Dunque, serve "chiarezza" nella formulazione "delle norme che disciplineranno e delineeranno i poteri e le funzioni del Csm, della istituenda Alta Corte di Disciplina e dello stesso Ministro Guardasigilli". Per questo, conclude il presidente della Camera, "trattandosi di una riforma che inciderà fortemente sulla Costituzione e non di un mero manifesto politico di intenti, è doveroso sospendere il giudizio in attesa di conoscere il testo che il Consiglio dei ministri approverà e di verificare, con spirito costruttivo, le eventuali modifiche apportate dal Parlamento".

Fini e il Lodo. Presidente della Camera e il Guardasigilli hanno anche affrontato la questione del Lodo Alfano. Fini si sarebbe sorpreso dell'effetto mediatico avuto dal voto espresso dal senatore di Fli sulla 'retroattivita' delle norme. Questa è la posizione di Fli da sempre, avrebbe lasciato intendere, non si tratta di norme che estinguono i reati, ma semplicemente che congelano i processi per le alte cariche il cui ruolo istituzionale va tutelato nel momento in cui esercitano la loro funzione, avrebbe ribadito. Per questo anche alla Camera è lecito attendersi un voto favorevole da parte di Fli. Anche Alfano ha spiegato di aver riscontrato in Fini "uno spirito costruttivo ma, avendogli esposto solo le linee guida" del progetto di riforma della giustizia "non ho ricevuto né un sì né un no".

Casini: "Anomalia, accettabile soluzione sui generis". "Anche se gli scudi per le alte cariche in tutti i Paesi sono connessi temporalmente e sostanzialmente all'incarico, l'anomalia italiana giustifica una soluzione 'sui generis'". Cosi il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini chiarisce il suo pensiero sull'approvazione della norma. "Si tratta di un'anomalia, quindi la retroattività è un errore ma non metteremo veti perché nostra intenzione è dare un segnale di stabilità e tentare di rimuovere il macigno dei processi del premier una volta per tutte".

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