sabato, aprile 12, 2008

Il delirio in un paese allo sbando...



e come se non bastasse: Berlusconi QUERELA Di Pietro.

Il lancio di un'agenzia

Voto, Berlusconi querela per diffamazione Di Pietro
venerdì, 11 aprile 2008 12.54

MILANO - Il candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi ha dato mandato ai suoi avvocati di agire in sede legale contro il ministro uscente delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, per varie dichiarazioni ritenute diffamatorie.

Lo riferisce il senatore Niccolò Ghedini, avvocato di Berlusconi e per tutta risposta Di Pietro ha annunciato di "avere già citato in giudizio Berlusconi per le mascalzonate che ha detto su di me e continua a ripetere".

In una nota, Ghedini spiega che "il ministro Di Pietro, che Veltroni si è scelto come alleato privilegiato, nel corso dell'intera campagna elettorale, ha insistentemente continuato ad aggredire verbalmente il presidente Berlusconi, offendendolo ed ingiuriandolo o minacciando ritorsioni legislative su Mediaset, creando altresì grave nocumento alla credibilità internazionale del nostro mercato azionario".

"Ancora oggi sulla stampa si possono rinvenire le ennesime esternazioni del ministro Di Pietro, che sono ad ogni evidenza diffamatorie. Berlusconi mi ha conferito esplicito mandato di esperire ogni opportuna azione giudiziaria in tal senso", conclude Ghedini.

In risposta al legale, Di Pietro -- annunciando a sua volta la querela -- in un comunicato si augura che Berlusconi non voglia "avvalersi dell'immunità parlamentare, come io non me ne avvarrò"

"Questo perché solo un mascalzone può insultare il sacrificio che ho fatto per laurearmi mentre lavoravo", ha detto l'ex-magistrato, in riferimento alle parole di Berlusconi che ieri ha detto di non aver mai offerto un ministero a Di Pietro, che non avrebbe una laurea valida. "E solo un mascalzone può mentire fino al punto di dire che non mi ha mai proposto l'incarico di ministro nel suo governo quando ci sono testimoni, fotografie e registrazioni che attestano il contrario".

Di Pietro, che con il suo partito Italia dei valori è alleato del Partito democratico che candida premier Walter Veltroni, durante la campagna elettorale ha proposto di togliere due reti a Mediaset, mentre oggi in una intervista alla Stampa l'ex-pm di Mani Pulite ha detto di temere una "dittature dolce" in caso di vittoria del Pdl, con "il controllo dell'informazione, un conflitto di interessi destabilizzante, l'utilizzo strumentale delle leggi".

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