Conto da incubo per due giapponesi
Fonte il Corriere
Pranzo da 695 euro al Passetto
Nel conto inclusa una mancia da 115,50 euro. Denunciato per truffa il titolare. Alemanno: non deve più riaprire
Il menu
Il ristoratore: ma loro erano soddisfatti del pranzo (1 luglio'09)
Il ristorante il Passetto in via Zanardelli, dietro piazza Navona
Doveva essere una pranzetto romantico nella città più bella del mondo. Ci sono arrivati dal Giappone. Tavolo all'aperto, al fresco del venticello romano, a due passi da piazza Navona. Lui e lei, fidanzati e innamorati. Solo che il conto ha rovinato tutto: 695 euro per due antipasti, due primi, due secondi, due coppette di gelato. Nella salata ricevuta inclusa anche la mancia: 115,50 euro.
LA CENA - È accaduto venerdì 19 giugno nel pomeriggio al Passetto, noto ristorante romano medio-alto nel cuore della città, dietro piazza Navona, a due passi dal Senato. Quando la coppia di fidanzati è arrivata nel locale, nessuno ha dato loro un menu dove poter scegliere cosa mangiare. È stato invece mandato un cameriere che parlava in inglese. Ed è stato lui che con modi gentili e affabili li ha convinti: «Fidatevi di me, faccio io». E così il menu del pranzo non è stato scelto dai ragazzi che quindi non conoscevano il costo di ogni piatto. Però hanno mangiato ed apprezzato.
IL CONTO - Meno piacevole è stato invece il conto. Totale: 695 euro. In un primo momento i due turisti hanno pensato a un errore, ma i dubbi sono venuti meno quando sono tornati in possesso della carta di credito: sulla ricevuta risultava che al totale era stata addirittura aggiunta una «piccola» mancia di 115,50 euro, prelevata senza la loro autorizzazione. Di fronte alle proteste, il ristoratore è rimasto irremovibile ribadendo che quelli erano i prezzi normali del locale. Ma la coppia non si è rassegnata e uscita dal ristorante ha raccontato l'accaduto alla polizia.
DENUNCIA E CHIUSURA - Così i due hanno presentato una denuncia al commissariato Trevi Campo Marzio. Gli agenti hanno compiuto i controlli nell'esercizio commerciale ed è emerso che i prezzi applicati ai due giapponesi non corrispondevano a quelli del menu. Gli agenti hanno anche richiesto i controlli sanitari da parte del Servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl RmA, che ne ha disposto l'immediata chiusura per gravi carenze igienico sanitarie, dopo aver riscontrato carenze strutturali, ambienti sporchi e frigoriferi non funzionanti.
ALEMANNO - «Per quanto mi riguarda questo ristorante non deve più aprire e per casi di questo genere si deve arrivare alla revoca della licenza«. Così il il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Ho dato mandato alla Polizia Municipale di predisporre dei controlli straordinari, anche di personale in borghese, per smascherare queste truffe - ha aggiunto Alemanno - che devono essere perseguite con fermezza fino ad arrivare alla revoca della licenza. Questi singoli casi, che rappresentano una minima parte, rischiano di infangare la reputazione della stragrande maggioranza dei ristoratori romani, conosciuti in tutto il mondo per l'ottima qualità del cibo e del servizio e per i prezzi equi».
Il. Sa.
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