lunedì, maggio 19, 2008

Ommini & games



Corrado Ruggeri per il “Corriere della Sera – Roma” - Ha perso gli Internazionali di Roma, ma resta il numero uno nel ranking mondiale del tennis. Federer non è bello come Nadal, non è un idolo delle ragazzine, non ha una fidanzata superstar. E' un normalissimo ragazzo svizzero, «l'uomo più tranquillo che ci sia», dicono di lui all'hotel Hassler, in cima a Trinità dei Monti, albergo di fama e prestigio, rifugio dorato per viaggiatori ricchi e ricercati. Per questo ha un pò stupito che uno sportivo decidesse di scendere proprio lì, durante gli Internazionali. La Sharapova, per dire, preferisce l'Hilton. Federer ha preso una junior suite, nessuno sfarzo, nessuna richiesta particolare.

L'unico fuori programma, qualche minuto sulla terrazza per «vedere il panorama». Altro carattere dal tempestoso Leo Di Caprio, di cui in albergo ancora non dimenticano l'ultimo soggiorno. Interno notte, l'una appena passata. Leo è nella Presidential suite, tutta boiserie e stucchi. Nel suo letto non c'è nessuna, è venuto a Roma con un amico. Il desiderio irresistibile di quel momento è una playstation. Chiama il front desk e la chiede. Ma nell'hotel non ce ne sono. E' un eroico giovane delle guest relation, Emanuele Minuz, che si immola per il buon nome dell'albergo. Vola in motorino fino a casa, stacca la sua play e la porta a Di Caprio. Con il gioco che voleva, Gta3. La versione 4 ancora non c'era.

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