giovedì, maggio 15, 2008

Pragmatismo frattiniano



I diritti umani? Non ci riguardano!, vero Frattini?

Frattini: «Non vedrò il Dalai Lama. Per non urtare gli amici cinesi»
Però precisa: «L'Italia sostiene la richiesta di autonomia del leader tibetano». L'Iran? Il ruolo dell'Italia è di «facilitatore»

ROMA - Il ministro degli Esteri Franco Frattini non intende provocare inutilmente gli «amici cinesi» incontrando il Dalai Lama, il leader spirituale tibetano. E’ quanto afferma in un’intervista al Financial Times, precisando però che il governo italiano sostiene la richiesta di autonomia avanzata dal Dalai Lama per il Tibet e si oppone alla sospensione dell’embargo sulle armi imposto alla Cina, come chiesto invece da alcuni Paesi europei.

IRAN - Il neoministro tocca poi nell'intervista altri temi. «L’Italia è pronta a sostenere la linea dura contro l’Iran, ma chiede di entrare a far parte del «club» formato dai cinque membri permanenti dell’Onu (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito e Francia) e dalla Germania, chiamato a decidere sulle nuove sanzioni contro Teheran. Frattini critica il suo predecessore, Massino D’Alema, per aver compreso «troppo tardi» l’importanza di sedere al tavolo del «gruppo 5+1», impegnato sul dossier nucleare iraniano, e annuncia: «Ora l’Italia premerà per entrare veramente a far parte del club sull’Iran». Il ministro precisa che intende affrontare la questione con il Segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, alla conferenza dei donatori per l’Afghanistan, in programma a Parigi il prossimo giugno. «L’Italia non rimarrà isolata rispetto al gruppo ristretto di partner europei più gli Stati Uniti», ha aggiunto. E sosterrà la linea «molto dura» di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito, «molto di più di quanto fatto dal precedente governo». Frattini propone quindi un ruolo di «facilitatore» per l’Italia nel dialogo tra Stati Uniti e Iran, sottolineando la necessità di garantire che l’Iran non sia più «una potenza regionale pericolosa», ma collaborativa.

I DUE FIORENTI ARRESTATI - Intanto, da fonti diplomatiche si apprende che il ministro degli Esteri si sta personalmente interessando alla vicenda di Sandro Accorinti e del figlio Marco, i due fiorentini agli arresti ormai da oltre 2 settimane in Inghilterra, con l'accusa di tentato rapimento di una minorenne anglo-packistana di fede musulmana conosciuta da Marco, 17 anni, via Internet. È intenzione del ministro Frattini promuovere un suo contatto con le autorità britanniche.

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