martedì, marzo 14, 2006

Quel posto un po' assurdo

Ogni volta che penso agli Stati Uniti mi vengono in mente i soliti luoghi comuni: la pizza, il mandolino, il sole...... ah no! Quelli siamo noi..

Gli Usa però restano una nazione assurda. Spesso talmente bacchettona da far apparire alcune zone dell'hinterland calabro-apulo-lucano province di Oslo o Copenhagen. Questa forma mentis la trovi dove non te lo aspetti. Io A New York sfruttai ignobilmente il fatto di essere italiano e straniero per fare cose che un cittadino della Grande mela non si sognerebbe mai di fare. Mi spiego.

Da straniero sei più libero, non sei racchiuso in quella camicia di forza comportamentale che i poveri newyorkesi debbono invece rispettare alla lettera. Non è na battuta il timore di molti che non si azzardano a fare un complimento a una collega per timore di essere accusati di sexual harrassment. È invece è proprio così. Poté parlare molto più liberamente. Posso ancora farlo quando ci torno. Dirle, senza offenderla è chiaro, "che carina che sei oggi". Certo non in strada, ma in ufficio sì e magari mi dicono pure che sono galante perché sono italiano. E i maschietti americani, poveracci, se si azzardano loro, apriti cielo.

In quest'ottica s'inserisce benissimo questo sito di malati che ha trovato spazio in molti dei nostri giornali (dove l'inglese continua ad essere sconosciuto): www.Hollabacknyc.com

- sguardo losco, carnagione color ebano. Questo perverso individuo aveva osato fare un complimento a una tizia. Merita di essere sputtanato sul web -


Si prefigge di smontare i molestatori da strada. Chi si permette addirittura (vergogna, vergogna) di dire al pasaggio di una ragazza (che carina che sei, tesoro!). Può essere fastidioso, ma di qui a definirlo molestia sessuale ce ne passa. Sì, perché un vero molestatore non si lascia fotografare e neppure intortare con garruli discorsi del tipo: "Signore lo sa che Lei non mi sta rispettando come donna e come essere umano?". "
"Sì, signora. appunto per questo mi definiscono molestatore"

- "You're a goddess", pressappoco "ah fata!". Questo violento teppista dai capelli bianchi chiedeva l'elemosina. Anche per lui la gogna per avere osato importunare una donna libera, moderna, e consapevole -

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