lunedì, settembre 29, 2008

Grandi colleghi




In Italia esiste un giornalista considerato un "maestro". È Angelo Panebianco che scrive per il Corsera. Io non sono d'accordo con questa disamina. Dal Velino.it riprendo alcune delle sue illuminanti affermazioni in un suo ultimo articolo. A mio avviso si tratta di banalità da brivido e piaggeria. Queste parole però vengono considerate "interessanti analisi di un uomo libero". Ovviamente solo in Italia.

Panebianco si è soffermato, in particolare, sulla questione del ritorno al maestro unico generalista deciso dal ministro Gelmini - che sembra diventato, per la sinistra, sindacale e non, il simbolo del “vento controriformista” che soffierebbe oggi sulla scuola - per obiettare che “si fa finta di dimenticare che la riforma della scuola elementare del 1990, quella che abolì il maestro unico, fu un classico prodotto del consociativismo politico-sindacale che caratterizzava tanti aspetti della vita repubblicana. Nel caso della scuola funzionava allora un’alleanza di fatto fra Dc, Pci e sindacati - ricorda Panebianco- . L’abolizione del maestro unico fu dettata esclusivamente da ragioni sindacali”. Con l’obiettivo di bloccare qualsiasi ipotesi di ridimensionamento del personale scolastico come conseguenza del calo demografico e anzi porre le premesse per nuove, massicce, assunzioni di maestri. “Non a caso - cita Panebianco quanto aveva scritto all’ epoca - sono proprio i sindacati i più entusiasti sostenitori della riforma (…) Questa classe politica ha sempre trattato così la scuola, incurante delle esigenze didattiche ma attentissima a quelle sindacali’ (Corriere della Sera , 22 novembre 1989)”. Conclude Panebianco: “Fino a questo momento, il ministro Gelmini ha fatto pochi errori. I provvedimenti fino ad ora adottati sono di buon senso e per lo più tesi ad arrestare il degrado della scuola. Ma, anziché riconoscerlo e dare il proprio contributo di idee e di proposte (come dovrebbe fare un vero partito riformista, ancorché all'opposizione), il Partito democratico preferisce ripercorrere l'antica strada: quella della ‘mobilitazione’, della sponsorizzazione dei sindacati, anche quando questi difendono posizioni indifendibili”.

Mia aggiunta:

La scuola col maestro unico la possono volere in Biafra, non in un paese del primo mondo, ma l'Italia del primo mondo non fa più parte da tanto tempo......

2 commenti:

Danx ha detto...

Per le elementari un maestro unico ci può stare.
Ma non penso lo sarà al 100%. Ce ne saranno altri due: per inglese (o francese) ed educazione fisica.
Trovo inutile avere diversi maestri alle ELEMENTARI per matematica, italiano, geografia, ecc...

Pentma ha detto...

Ri ringrazio per il post. Che questo blog abbia una tendenza politica è fin troppo chiaro. Che una persona con cui non sono d'accordo posti (a differenza di altri) in maniera dignitosa, è un piccolo successo per me che questo blog curo.
Pentma