mercoledì, settembre 10, 2008

Il problema italiano




Quando si è malati il primo passo verso la guarigione e l'essere consapevoli che qualcosa non va. Quando non si hanno soldi non si fanno altri debiti. Sono regole semplici, che in Italia non vengono minimamente considerate. Il Paese è fermo. In recessione e gli italiani che non arrivano più alla fine del mese non criticano, anzi amano le stupidaggini dei politici che raccontano che il Paese si risolleverà. Che tutto andrà bene. Berlusconi è solo una voce fra le tante. Per questo l'Italia non si risolleverà mai. È disperante osservarlo da fuori. Osservare una nazione che va verso il baratro allegramente, o serenamente, come direbbe il leader di una certa coalizione politica. "Continuiamo così, facciamoci del male", direbbe un certo regista.....

Istat, Pil -0,1% sull'anno il dato peggiore dal 2003. Ma per Berlusconi nel Paese c'è "benessere".

ROMA - Consumi in calo. Famiglie sempre più in difficoltà. E l'Istat rivede al ribasso il dato relativo alla crescita tendenziale del pil nel secondo trimestre: da 0 a -0,1%. Confermato, invece, il calo congiunturale del pil: -0,3%. La frenata rilevata su base annua è la peggiore dal terzo trimestre del 2003. Ma per il premier Silvio Berlusconi le cose vanno bene: "Credo di essere presidente del Consiglio di un Paese molto solido con un alto livello di vita e di benessere".

Eppure la Commissione europea parla di "stagnazione" dell'economia italiana e taglia le previsioni di crescita per il 2008, indicando per il nostro Paese "solo uno 0,1%", contro "la già debole crescita" dello 0,5% stimata nello scorso aprile. "Questo magro risultato - sottolinea l'esecutivo Ue - "implica che non c'è alcun impulso di crescita per il 2009". Infine, secondo Eurostat, l'inflazione toccherà in Italia quota 3,7% a fine anno.

Nessun commento: