venerdì, settembre 05, 2008

Lettera di un assassino




...ovviamente il titolo è una provocazione di fronte alla passione civile di quest uomo

Sono un medico anestesista e so cos’è la morte
da: l'espressonline

Leggo, tra l’allibito e lo schifato, sull’Osservatore Romano l’articolo ‘I segni della morte’. Tra le altre cose, alcune affermazioni sono prive di ogni fondamento e dimostrano l’assoluta mancata conoscenza non solo dell’attuale legislazione (che prevede precisi tempi, modi, persone e competenze per accertare la morte), ma anche di una conoscenza medica minimale e della adeguata terminologia. Ciò è indispensabile se si vuole argomentare su questioni così delicate.
A titolo esemplificativo ‘Il rischio di confondere il coma (morte corticale) con la morte cerebrale è sempre possibile’, è una frase assurda e smentibile da un elettroencefalogramma e altri test che vengono regolarmente eseguiti per accertare la morte. Parimenti ‘faranno cadere in un coma ‘irreversibile’ dimostra come chi l’ha pronunciata non abbia capito che ‘coma irreversibile’ (termine comunque improprio) è entità completamente diversa dalla morte. Altre citazioni sono assolutamente offensive per tutti coloro che nei reparti di Rianimazione sudano sangue ogni minuto di ogni giorno dell’anno per la vita dei loro pazienti (’quelli in coma irreversibile saranno spesso messi a morte per rispondere alle domande di trapianti d’organo o serviranno, anch’essi, alla sperimentazione medica (cadaveri caldi)) dipingendo medici e infermieri che, cito nuovamente ‘mettono a morte’ i loro pazienti, come dei cacciatori di teste, dei cacciatori di morti… pardon, di vivi!’. Citazioni venute da tal Ratzinger, cardinale nel 1991.

Ma quel che è più grave, al di la di termini sbagliati e accuse gratutite, è come articoli di tale tono comporteranno inevitabilmente nei prossimi mesi un aumento dei rifiuti alla donazione e la morte (quella con il cuore che si ferma, così siamo tutti tranquilli!) di decine, forse centinaia, di malati in lista d’attesa per un organo salvavita che non arriverà mai per dei NO innescati da articoli come questo.
Decine di malati moriranno grazie ai dubbi insinuati nelle persone dall’organo di stampa di una Chiesa, che si erge a paladina della vita e che ci raccomanda di donarsi al prossimo…<

Andrea Bianchin, Medico Anestesista Rianimatore
(omicida, sperimentatore, colui che mette a morte quelli in coma irreversibile),
Caerano S.Marco (TV)

1 commento:

Selene Verri ha detto...

Hai letto l'articolo su Repubblica su come si distingue la morte dal coma?