domenica, settembre 14, 2008

Un paese per orfani



La gloriosa Maria Stella Gelmini (si può ancora chiamare gloriosa un ministro o si rischia un processo per vilipendio, chessò a Capo di Stato? Perché è una battuta). La vergognosa riforma che non va certo a favore delle famiglie è la dimostrazione di come si possa smontare la scuola pubblica. Scientemente. Se la ministra ha davvero affermato che i bimbi stanno troppo sui banchi di scuola dovrebbe dimettersi. Ovviamente non lo farà. Una persona che se ne esce con queste affermazioni vuol dire che proprio non ha idea. Se i due genitori lavorano, me lo dice questo ministro, con la emme minuscola, chi li tiene i bambini? Lei?

da Repubblica.it

Gelmini: "Troppo tempo sui banchi, l'orario scolastico va ridotto"

di MARIO REGGIO

ROMA - Tempi duri per i più piccoli. E per i loro genitori. Il piano dei tagli alla scuola del ministro Gelmini è pronto. Verrà presentato venerdì 16 settembre ai sindacati della scuola. Tempi duri per chi frequenta le scuole materne ed elementari. Per quella dell'infanzia l'orario verrà ridotto a 24 ore a settimana con una sola maestra.

Oggi le maestre sono due e assicurano 40 ore a settimana. In sostanza, tutti a casa a mezzogiorno e mezzo. Però con le maestre di ruolo in esubero potrà essere esteso il servizio. Stessa musica per le elementari con qualche variazione sullo spartito. Il principio base è: maestro unico e 24 ore a settimana. Ma se le famiglie lo richiedono alla scuola l'orario potrà essere prolungato a 27 o 30 ore, a condizione però che l'organico lo consenta. Peccato che il numero degli insegnanti venga stabilito sull'orario base, cioè 24 ore.

Nello "Schema di piano programmatico del Ministero dell'Istruzione di concerto con il Ministero dell'Economia" c'è di tutto: considerazioni pedagogiche, tabelle, numeri, proiezioni. Il ministro Gelmini insiste: il maestro unico rafforza il rapporto educativo tra docente e alunno e tra maestro e famiglia. "Nell'arco tra i 6 ed i 10 anni si avverte il bisogno di una figura unica di riferimento - si legge nel piano - con cui l'alunno possa avere un rapporto continuo e diretto". C'è però qualcosa che non va: nel decreto approvato dal governo, il maestro unico è previsto solo nelle prime tre classi delle elementari.

"Ci sono molte cose che non si comprendono - commenta il segretario nazionale della Cgil Enrico Panini - nelle tabelle si parla di 10 mila tagli per i maestri, ma si tratta solo del primo anno, nell'arco dei 5 anni diventeranno 50 mila. Poi non è mai citato il tempo pieno. Anche per medie e superiori vengono tagliate le ore, ma quali materie subiranno un ridimensionamento? La Gelmini ce lo faccia sapere".

Cosa succederà alle scuole medie inferiori? Solo nel prossimo anno scolastico, con la riduzione dell'orario settimanale da 32 a 29 ore, secondo il ministero 10.300 insegnanti dovranno fare i bagagli. E che fine farà il potenziamento dell'insegnamento di italiano, matematica e lingua inglese?

A dire il vero, sul tempo prolungato alle medie inferiori qualche problema esiste. Ci sono scuole che fanno un orario di 36 ore a settimana pur non disponendo di servizi e strutture in grado di assicurare le attività alternative nel pomeriggio. Alle superiori, comunque, la mazzata colpirà soprattutto gli istituti tecnici e professionali. Quattro ore in meno a settimana, compresi i laboratori.

Troppe ore di lezione rispetto altri paesi europei, come afferma il ministro? "Fandonie. Esempio di incompetenza o malafede - commenta il professor Benedetto Vertecchi, ordinario di Pedagogia sperimentale a Roma Tre e consulente dell'Ocse - si gioca sul numero di ore di lezione all'anno, mentre negli altri paesi è l'orario scolastico complessivo a valere: cioè le ore pomeridiane di laboratorio di matematica e scienze che da noi non esistono".

Ad uso e consumo dei colleghi stranieri che parlano italiano un breve riassunto sul Ministro Gelmini. Da wikipedia.it

La sua politica ministeriale non sempre è gradita dagli insegnanti, a causa del piano di tagli previsto nella finanziaria per un totale di 150.000 persone tra docenti e personale ausiliario. Si tratta del più grande piano di taglio del personale della scuola italiana di sempre. Altre polemiche sono state suscitate dalle critiche che la Gelmini ha mosso alla qualità scolastica nel Meridione, nonostante lei stessa si sia trasferita in Calabria per ottenere l'abilitazione alla professione di avvocato, ed abbia sostenuto l'esame a Reggio Calabria, ove la percentuale degli ammessi era pari ad oltre il triplo degli ammessi a Brescia.

I tagli sono cominciati a partire dalla scuola elementare mediante la reintroduzione del maestro unico tramite decreto legge. Si parla della perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. Si tratta di una riforma della scuola introdotta per decreto legge senza la concertazione con i sindacati, che hanno manifestato la loro netta contrarietà temendo ricadute sul tempo scuola (tempo pieno) e sull'occupazione.Pesanti critiche al suo piano di tagli sono state mosse anche dal Comitato Insegnanti Evangelici Italiani.

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