domenica, ottobre 05, 2008

Pensieri sparsi



Io odio quest uomo. Sinceramente lo considero pericoloso e aborro l'idea di invitarlo in trasmissioni condotte da persone come Vespa o Giovanni Floris, giornalisti evidentemente non in grado, per una ragione o per un'altra, di controbattere agli sproloqui dello studioso, autore di: Strategia del colpo di Stato: libro quasi introvabile. Si tratta di Edward Luttwak. Vi consiglio di leggervi la recensione su Carmillaonline a questo indirizzo (www.carmillaonline.com/archives/2003/03/000105.html). Poi però l'ho sentito parlare e criticare duramente il sistema bancario italiano, sempre a Ballarò, e mi sono trovato d'accordo con lui. Le banche italiane non rischiano, non investono sono lo specchio del paese: familiste, poco inclini a scommettere sui giovani o su persone che non siano i soliti noti. In una parola ridicole (e il post precedente lo dimostra). Sono ormai convinto che l'Italia sia irrecuperabile almeno per molti anni a venire e la dimostrazione me la dà anche un brano dell'ottima inchiesta dell'Espresso su "gioventù bevuta":

"Francesco alza le spalle, quando sente le statistiche. C'è anche la sua storia, in questi numeri, ma non gli importa. Da tre anni ha finito le scuole medie, fa il manovale nei cantieri fuori Roma e alle 11 del mattino gira per le impalcature con una bottiglia di birra in mano. "Bere è bello", dice: "Cioè, ti stordisce. Però t'aiuta...". Sei mesi fa, racconta, è andato in crisi: "L'idea di scaricare mattoni a vita m'ha mandato ai matti". Allora ha provato a cambiare settore: fattorino, magazziniere, idraulico. Porte chiuse in faccia.

A 16 anni, con 500 euro al mese in nero, si è sentito finito. E ha iniziato a bere: prima in compagnia, tutte le sere "birra, vino, whisky, ma anche sambuca e amari"; poi sul lavoro, senza pensare ai rischi. Finché un giorno è caduto da un primo piano e si è spaccato un braccio. "Al pronto soccorso il dottore m'ha sgamato", ricorda: "M'ha detto di andarci piano, con le bevute. E io ho risposto: esagero, invece. Meglio ammazzarsi di vino che 'sto strazio".

Un paese mafioso come l'Italia scrollerà le spalle. Un paese serio s'indignerebbe. Insomma se un paese (lo scrivo volutamente piccolo) non riesce a scommettere sulle nuove generazioni, dove il ministro dell'Istruzione (nata a Leno in provincia di Brescia) va a fare l'esame di stato (scritto piccolo apposta) a Reggio Calabria perché è più facile, ma poi fa l'integerrima e la castigamatti nella scuola, béh, tutto questo la dice lunga su di un paese arrivato alla frutta, anzi, già abbondantemente oltre l'ammazzacaffé.

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