venerdì, gennaio 22, 2010

Danni d'immagine

Adesso, io mi chiedo. La Fiat è una società quotata in borsa che dovrebbe avere una sua immagine seria. È possibile che se il responsabile marketing della compagnia dovesse costituire un pregiudizio all'azienda medesima con i suoi comportamenti non accada nulla? Ci raccontiamo balle sui nostri industriali che si formano negli USA e nelle belle scuole del mondo intero, ma nei paesi seri se lo scandalo di cui pure sembra essere stato vittima Elkann, accadesse, gli si chiederebbe di allontanarsi per il bene dell'azienda e difficilmente gli verrebbe concesso di rivestire un ruolo dirigenziale. Oppure no? È ancora responsabile del brand del gruppo FIAT? Ci sono cose che da dirigente di una grossa impresa non si possono fare. Almeno fino a quando non ti beccano. Ma questo accade nei paesi seri. Non in Italia.

Fonte Corriere

Il 'foto-ricatto' da 300mila euro al centro della nuova inchiesta milanese su Vallettopoli sarebbe stato compiuto ai danni di Lapo Elkann e riguarderebbe fotografie compromettenti. È quanto si è appreso al Palazzo di giustizia a proposito degli interrogatori che si sono svolti in procura a Milano nei giorni scorsi, nell'ambito delle indagini coordinate dal pm Frank Di Maio.



Il 'foto-ricatto' ai danni di Elkann, a quanto si è appreso, riguarderebbe fotografie scattate dopo l'episodio del ricovero per overdose che risale al 2005. Il nome di Elkann era già comparso quale vittima di una tentata estorsione da parte di Fabrizio Corona, in relazione all'episodio della serata trascorsa con un transessuale e conclusasi con l'overdose. Per quell'imputazione, però, Corona, condannato a tre anni e otto mesi nel primo filone dell'inchiesta, è stato prosciolto. Intanto, nell'ambito delle indagini, i magistrati starebbero ascoltando Alfonso Signorini.


QUARTO INDAGATO - Nella nuova inchiesta milanese sui "foto-ricatti" ai danni di personaggi noti del mondo dello spettacolo e della politica c'è un quarto indagato: è l'imprenditore veneziano Massimiliano Fullin. Il suo nome si aggiunge nel registro degli indagati dell'indagine coordinata dal pm Frank Di Maio a quello dei fotografi Max Scarfone e Maurizio Sorge e della titolare dell'agenzia fotografica Photo Masi, Carmen Masi.


Fullin, che si occupa di organizzazione di eventi e di pubbliche relazioni, è stato prosciolto nei giorni scorsi dal gup di Potenza nell'ambito dell'inchiesta "Vallettopoli": era accusato di favoreggiamento personale e ai tempi dell'indagine erano emerse alcune intercettazioni di colloqui tra lui e Fabrizio Corona.


VENTI EPISODI - Nell'inchiesta milanese dunque ci sono al momento quattro persone indagate, ma è al vaglio la posizione di altri. Negli interrogatori dei giorni scorsi sono stati analizzati alcuni dei venti episodi al centro dell'inchiesta e sarebbe emerso anche il nome del direttore di Chi Alfonso Signorini.

All'attenzione degli inquirenti ci sono anche casi di fotografie scattate a Roma, ma le trattative per il ritiro sono comunque avvenute tutte a Milano. Giovedì in Procura si è presentato nuovamente Fabrizio Corona per chiarire alcuni dettagli, ma non è indagato in questo nuovo filone.

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