martedì, gennaio 26, 2010

Mister discrezione



Il corrierone ovviamente ci va con i piedi di piombo, ma fa sorridere che il ricco e annoiato rampollo di un grande gruppo industriale vada a travestiti alla guida di una Ferrari gialla da centinaia di migliaia di euro. Un po' come Marrazzo che andava con l'auto di servizio. Un amico mi ha fatto notare che perdere il senno e credere di potersi permettere tutto perché tanto si ha il potere è uno degli elementi negativi di queste vite. Poi ci si rinchiude in convento oppure si pretende il rispetto della privacy. Ridicolo. Se ti beccano non puoi lamentarti. Potevi stare più attento.

Fonte Corriere.

Quella notte in Ferrari gialla. Gli scatti «rubati» di Lapo. Su "Oggi" alcune immagini al centro dell’inchiesta del pm Frank Di Maio sui fotoricatti.

MILANO — Sarà il settimanale Oggi a pubblicare, domani, alcune delle immagini di Lapo Elkann al centro dell’inchiesta del pm Frank Di Maio sui fotoricatti. Il rampollo di casa Agnelli è ritratto mentre esce da un palazzo della periferia milanese e sale a bordo della sua Ferrari F430 giallo canarino.

Nell’appartamento, dicono i vicini di casa, vive un transessuale che il giovane Elkann avrebbe frequentato per mesi. Il servizio era stato offerto al periodico diretto da Andrea Monti nel giugno dello scorso anno. «Noi riflettiamo e decidiamo di non fare niente. Oggi è un settimanale familiare, le storie inutilmente scabrose non fanno per noi. Quelle foto, in quel momento, nulla aggiungono a ciò che già si sa di un uomo e delle sue debolezze. Non c’è nessuna rilevanza sociale o di denuncia, sarebbe solo un’indebita intrusione nella privacy di una persona», spiega il giornale ai lettori. Il settimanale, insomma, mantiene la stessa linea adottata ai tempi del video di Piero Marrazzo, lo scorso autunno. Non è materiale di interesse, va restituito a chi lo offre.

Di diverso, adesso, c’è l’inchiesta in corso. La magistratura indaga e quelle immagini rappresentano una notizia. Fabrizio Corona dice di aver offerto quegli scatti pure al Corriere della Sera, alla fine del 2009 (anche se questo non è mai avvenuto). Lo dichiara in un’intervista ad Alessandro Penna e Giuseppe Fumagalli, che sarà pubblicata domani insieme con il servizio fotografico della Ferrari gialla. «Il 29 dicembre scorso ho mandato al direttore Ferruccio de Bortoli due pagine in cui raccontavo le avventure parigine di Lapo e il salvataggio di Signorini, uno dei più imponenti ritiri nella storia del giornalismo gossipparo italiano. E facevo una riflessione. Come mai il "testimone" Signorini, che nel processo a mio carico aveva detto di non conoscere e di non aver mai usato la pratica dei "ritiri", potesse usare il "metodo Corona" senza finire nel mirino della giustizia (...) Alla lettera, poi, allegavo l’offerta di un servizio fotografico: Lapo che va a trans a Milano, in Ferrari gialla. Sono scatti che hanno una storia interessante ».


La lettera di cui parla Corona arriva in redazione nella versione definitiva l’11 gennaio, data in cui nulla era trapelato sulla inchiesta. Come è sua consuetudine, il Corriere accetta di ospitare le due pagine purché sia data la possibilità agli altri due diretti interessati, Lapo Elkann e Alfonso Signorini, di replicare. Ma su questo punto Fabrizio Corona non è disponibile. Quindi la pubblicazione non avviene. Per quanto riguarda gli scatti, non sono mai stati offerti alla Direzione del Corriere. Corona parlò sempre e solo di una lettera. L’impresario già condannato a tre anni e otto mesi per 4 estorsioni, tre tentate e una riuscita, nel processo Vallettopoli a Milano, era in possesso soltanto delle foto milanesi di Lapo Elkann. Racconta invece di come secondo lui sarebbe avvenuto il passaggio degli scatti fatti al Bois de Boulogne dall’agenzia francese proprietaria delle immagini allo stesso giovane erede Agnelli.

«I paparazzi dell’agenzia francese le hanno passate alla Unopress, il cui titolare, Tonino Di Filippo, è un grande amico di Signorini. E Signorini quelle immagini non le ha nemmeno fatte passare dal suo giornale. Le ha bloccate e ha avvisato Lapo della loro esistenza... ». Assicura di rendersi conto della gravità delle sue affermazioni e di avere le prove di quanto dice: «Ce le ho, io. E ce le ha anche la procura. Usciranno al momento giusto».

El. Ser.

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