giovedì, gennaio 07, 2010

Libertà di stampa




In quel posto assolato e pieno di limoni che si chiama Italia dibattiti di questo tipo non suscitano più alcuno scandalo o sdegno. Feltri non sopporta Fini? È suo sacrosanto diritto. A che titolo i Finiani pretendono che Berlusconi richiami all'ordine il direttore del Giornale? Ho sempre detto come la penso sul bel Vittorio, ma questo dimostra che non è proprio concepibile per quei quattro sgherri che hanno vinto la lotteria e siedono in parlamento (a destra come a sinistra) un concetto come la libertà di stampa. Un giornalista scrive quel diavolo che gli pare. Anche se si chiama Feltri. "Un documento del direttivo PDL contro Vittorio Feltri?" Signori, sapete dove potreste fare politica? Nello Zimbabwe di Robert Mugabe. Quello è il posto per voi.


Fonte Repubblica

Il direttore del Giornale si scaglia ancora contro il presidente della Camera. "Ha poche idee e confuse. E le prende a prestito dalla sinistra'' Feltri, contro Fini attacco senza freni "Poveraccio, non sa quello che fa" L'ira dei finiani: "Adesso basta, intervenga Berlusconi"
Nel mirino anche Renata Polverini: "Non mi ero accorto fosse una donna.."

ROMA - Lo scontro non accenna a placarsi. Nonostante gli inviti ad abbassare i toni che arrivano dall'interno del Pdl, Vittorio Feltri continua la sua campagna personale contro il presidente della Camera Gianfranco Fini. Prima con l'ennesimo titolo ad effetto sul giornale che dirige: "Perchè Fini resta nel centrodestra?". Poi, nel pomeriggio, ospite di Cortinaincontra, rincara la dose: "Non so quello che succederà tra Fini e Berlusconi nel corso di quest'anno, poichè nessuno sa cos'abbia in testa Fini e, forse, nemmeno lui". E così, anche oggi, la polemica è servita. Condita da toni duri che non sono una novità: "Fini? Poveraccio  capisco che lui si trovi in difficoltà, dato che probabilmente ha poche idee e confuse. E le prende a prestito dalla sinistra'' dice il giornalista. Un'uscita che provoca l'ira dei finiani che chiedono a gran voce l'intervento di Berlusconi.

Non usa metafore il direttore del quotidiano berlusconiano. E ripercorre, a suo modo, l'iter politico di Fini: "Aderì al Pdl perchè aveva paura di contarsi, chiese un ruolo istituzionale e lo ottenne divenendo presidente della Camera con una bella poltrona, un grande appartamento, camerieri, servitori: capite, per uno che non ha mai lavorato avere tutto quel po' po' di roba. Poi, una volta abituato agli agi si è accorto di non avere più un partito in cui comandare, perchè in quello nel quale era confluito uno che comandava c'era e c'è già: Silvio Berlusconi".

E' un fiume in piena Feltri. E a Fabrizio Cicchitto che gli ricorda come i suoi attacchi a Fini siano dannosi per il Pdl, ribatte così: "Il mio pensiero non è il pensiero del PdL: io non faccio politica, la faccia piuttosto Cicchitto che mi sembra pure abbia la faccia giusta per farla.' Poi la fosca previsione: "Alle prossime elezioni regionali ci sara' un travaso di voti dal Pdl alla Lega, questo avverra' perche' quelli che Fini al Nord ha deluso, voteranno per la Lega''.

Le parole di Feltri sono benzina sul fuoco. E la reazione dei fedelissimi di Fini si fa sentire. C'è chi, come il senatore Andrea Augello, dalle pagine del 'Secolo' chiede un documento del direttivo del Pdl contro Vittorio Feltri. Chi, come Flavia Perina, spiega che "le vacanze sono finite ed è ora che si pronunci chiaramente Silvio Berlusconi". Chi, come Marcello De Angelis, parla di "vera e propria campagna d'odio al cospetto della quale l'aggressione della stampa ai danni di Berlusconi è una cosetta da bambini...". Contro Fini a testa bassa, dunque. E contro tutti coloro che il direttore del Giornale individua come vicini al presidente della Camera. "Adesso hanno candidato una amica di Fini, Renata Polverini. Tutti i giornali di sinistra la appoggiano, ha un tale di nome Claudio Velardi, amico di D'Alema che gli fa la campagna elettorale, non si capisce più niente. Praticamente, in questo modo se prima nel Pdl c'era un'ala destra, ora c'è un'ala sinistra . Su di lei ho avuto anche una polemica con Daniela Santanchè: lei dice che è una donna e va incoraggiata. Io non mi ero accorto che fosse una donna, per questo non sono stato Cavaliere".

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