martedì, marzo 31, 2009

Ve lo ricordate?



da Repubblica.it

MILANO - Torna in carcere uno dei nomi-simbolo di Tangentopoli. Mario Chiesa, l'uomo da cui partirono quelle clamorose inchieste, è uno dei dieci destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura di Orio al Serio per un vasto traffico di rifiuti. Chiesa, 65 anni, è considerato dagli inquirenti il collettore delle tangenti nella gestione del traffico illecito di rifiuti.

Chiesa sarebbe riuscito a far annullare una gara d'appalto, già vinta, rifare il bando ed imporre come vincitrice una ditta della società. Per gli investigatori era il manovratore del sistema al centro del quale c'era la Servizi ecologici Milano, la società di cui è amministratrice unica la sua seconda moglie, A.E., della quale fa parte il figlio avuto da Chiesa dalla prima moglie e coadiuvata dal cognato.

Il secondo figlio è invece dipendente di un'altra società, la Solarese, anch'essa al centro dell'inchiesta. Chiesa dava buoni benzina, buoni pasto e buoni d'abbigliamento facendo triplicare lo stipendio di chi partecipava al sistema. Lui avrebbe 'controllato' le gare d'appalto vincendo al ribasso. Poi avrebbe 'recuperato' con gli interessi facendo figurare quintali di smaltimento di rifiuti molto al di sotto di quelli reali; certificando servizi erogati, ma mai effettuati. Così il costo finale sarebbe 'lievitato' del 10%.

L'ex presidente del Pio Albergo Trivulzio è fortemente legato all'inchiesta Mani Pulite. Con il suo arresto, avvenuto il 17 gennaio 1992 è iniziata la più nota inchiesta di Tangentopoli.

Esponente del Psi, era diventato presidente del Trivulzio nel 1986, acquisendo potere e meriti in ambienti politici, anche se alla fine si era legato soprattutto a Craxi. Lo stesso che, prima della valanga di tangentopoli, cerco di minimizzarne il ruolo definendolo solo un 'mariuolo'.

Chiesa venne arrestato in flagranza di reato subito dopo avere intascato una busta con sette milioni di lire, una rata di quella che doveva essere la tangente per concedere l'appalto a una impresa di pulizia.

Da quel momento le indagini si estesero a migliaia di persone, fra politici, amministratori, imprenditori. E Tangentopoli segnò la storia del nostro Paese. Mario Chiesa rimediò, attraverso i riti alternativi condanne per 5 anni e 4 mesi, restituì sei miliardi e, otto anni e mezzo dopo quel febbraio '92, nell'agosto 2000 uscì definitivamente dalla scena di Tangentopoli, dopo aver passato un periodo in prova ai servizi sociali, occupandosi di assistenza ai disabili.

Da tempo sembrava ormai ai margini della cronaca. Oggi, invece, il suo nome rispunta fuori. E sempre per vicende legate alle inchiesta della magistratura.

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