sabato, novembre 07, 2009

Ma si offendono se li chiamano ladri




Fonte Corriere

IL SINDACO SICULO E PDL DI CASTROFILIPPO PORTA IN GITA AL COLUMBUS DAY I SUOI “CARI” (VIGILI, BANDA AMMINISTRATORI, ECC.) - SPESA COMPLESSIVA: 80MILA € - QUESTO IN UN PAESE CHE HA CHIUSO LE ELEMENTARI PER MANCANZA DI FONDI!...

Gianantonio Stella per "Corriere della Sera Magazine"

Cosa direste se Letizia Moratti portasse in gita a New York, a spese del Comune, 23.074 milanesi o se Gianni Alemanno ci portasse 48.349 romani? Verrebbe giù il diluvio. Eppure c'è chi l'ha fatta, la pazzia di andare in America con un cittadino ogni poco più di 56 abitanti.
sindaco salvatore ippolito

Si chiama Salvatore Ippolito, è il sindaco berlusconiano di Castrofilippo, un paese di 3.104 anime sperso tra Canicattì e Agrigento; e solleva una curiosità: ma gente così la paga la Lega Nord per sputtanare, per dirla col Cavaliere, il Mezzogiorno?

Pareva impossibile, infatti, dopo tutte le polemiche divampate in passato per altri leggendari viaggi siculi, come quello di120 persone che volarono a Oslo a spese della Regione per vedere come i norvegesi avessero organizzato i mondiali di ciclismo, o quello organizzato per andare in 231 a Fukuoka per vedere come avessero organizzato i giapponesi le Universiadi.
Columbus Day

Macché, il signor Salvatore Ippolito aveva un«american dream»: il suo sogno era sfilare al Columbus Day. Cosa hanno mai i castrofilippesi meno di Clemente e Alessandrina Mastella, che ci andarono nell'ottobre 2006 con una delegazione così ampia che il viaggetto costò 680.000 euro, di cui 250.000 stanziati dalle cinque Province campane (si sa: navigano nell'oro...) e 300, spiegò la presidentessa, presi dai fondi europei destinati ai Por, i Progetti operativi regionali? O meno dei pugliesi che ci andarono con Nichi Vendola spendendo per 4 giorni newyorchesi («non ne so niente: era tutto organizzato dal mio predecessore») 345.000 euro?
tremonti

E così, indifferente ai problemi finanziari italiani e del «suo» compagno di partito Giulio Tremonti, il 7 ottobre scorso, l'Ippolito si è imbarcato per la Grande Mela, come ha raccontato Emanuele Lauriasu La Repubblica di Palermo, con un po' di amministratori, sette dipendenti comunali, quattro vigili urbani, due cuochi e trenta musicisti della banda del paese «per offrire ai paisà d'Oltreoceano degustazioni di prodotti tipici e un'esibizione folk».

Spesa complessiva, 80mila euro: 33milaper i biglietti, 16.500 di vitto e alloggio, 24.500per la «logistica», 6milaper la «rappresentanza» e l'organizzazione tra l'altro di un dibattito sulla crisi dello zolfo anche se da quelle parti, secondo l'opposizione (i soliti comunisti!), «le miniere non ci sono mai state».

Peccato che il paese avesse dovuto chiudere la scuola elementare per le ristrettezze finanziarie. Amen. In ogni caso, pensa il sindaco, Dio vede e provvede. Oppure provvederà San Silvio. O almeno la Madonna. Che campeggia sul sito web del municipio grazie a una webcam che trasmette in diretta 24 ore su 24 da Lourdes: «Bedda Matri, facci 'a grazia...».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che non sapete e che sono soldi che la regione ha stanziato per gemellagi e scambi culturali...questa e solo critica di gelosia da parte di qualcuno che non è partito per New York...voglio sottolineare che a New York precisamente nel queens quartiere ASTORIA ci abitano circa15.000 emigrati castrofilippesi che per 6 giorni che la delegazione si trovava li..si sono sentiti come se fossero a castrofilippo...prima di scrivere e parlare bisogna informarsi bene....tante e solo accuse di gelosia

Pentma ha detto...

Cioè il paese di Castrofilippo ha 3104 abitanti e 15.000 emigrati? E poi, dato che siamo gelosi (ma noi chi?) caro ammico, ma perché gli emigrati con la lagrimuccia non prendono l'aereo e non vengono qua? Gli scambi culturali sono fatti soprattutto per favorire il Paese (nazione) che li organizza, non per far sentire meno lontane persone che da generazioni di italiano hanno soltanto il cognome. Non è che siete solo voi, caro ammico, che vivete in aMMerica ad essere acculturati. Oh, yes! I calabresi nel mondo sono tantissimi, ma la regione è in fondo a tutte le classifiche italiane. Mi chiedo a cosa serva. Se vi sentite ancora Italiani fate qualcosa per aiutare la vostra terra. Questi viaggi organizzati servono solo a far fare la vacanza pagata a un manipolo di incapaci (a voler essere buoni). Altro che gelosia e disinformazione caro aMMico.